FONTANAFRADDA. La comunità di Nave a Fontanafredda è stata colpita da un lutto profondo per la prematura scomparsa di Francesco Dario, un uomo di 47 anni, stimato e conosciuto nella località. Francesco è deceduto lunedì nella sua abitazione, lasciando un vuoto incolmabile nella vita della moglie Cristina, dei due figli ancora minorenni, e di un’intera comunità che lo conosceva e apprezzava.
Francesco, che avrebbe compiuto 48 anni il prossimo agosto, ha lavorato per anni nella Agorà spa, un’azienda specializzata nell’arredo bagno situata nella zona artigianale Geromina di Sacile. La mattina del tragico giorno, dopo aver iniziato la sua giornata lavorativa come di consueto, ha avvertito un malessere che lo ha spinto a tornare a casa. Nonostante l’offerta di un passaggio da parte di un collega, ha deciso di rientrare da solo, una decisione che rifletteva probabilmente la sua convinzione di poter gestire la situazione.
Il ritrovamento da parte del figlio maggiore, rientrato a casa e trovato il padre esanime sul pavimento, è un dettaglio che sottolinea l’improvviso e tragico sviluppo degli eventi. Nonostante i tentativi di rianimazione seguiti dalle indicazioni dei sanitari del 118, per Francesco non c’era più nulla da fare.
Toccanti le parole della moglie Cristina: «Sono qui che non riesco a dormire, probabilmente non dormirò per molto tempo, piangerò, perchè mi rimane questo, mi scoppia così tanto il cuore da farmi male. Penso a tutto, a cosa avrei potuto fare, e nonostante non riesca a realizzare cosa è successo oggi… Non faccio altro che pensare a te, all’uomo che sei, a cosa hai fatto, a cosa ci hai dato, a tutti i progetti che avevamo, dovevamo andare al concerto, parlavamo ieri di andare in montagna per le ferie, ma ora l’unica cosa a cui penso è che non ti vedrò più e il solo pensiero mi distrugge, non mi abbraccerai più, non ci faremo le coccole, dormirò sola accanto ad un cuscino vuoto che profumerà di te…. e questo mi distrugge Non ti farò più gli scherzi, non brontoleremo più sul fatto che tu vuoi le lenzuola e io il piumone…. Sul fatto che mi davi ragione ma alla fine avevi sempre ragione tu… Mi facevi ridere, ridevamo sempre, non siamo mai cresciuti, solo oggi sono invecchiata in un istante. Vorrei che tutto questo fosse solo un incubo, vorrei tornare indietro, vorrei essere arrivata prima…. Vorrei risvegliarmi domani e averti ancora accanto… Non la concepisco una vita senza te, cosa faccio adesso…. Ho bisogno di te, ti amo così tanto che era un po’ che non te lo dicevo, sempre di corsa, sempre impegni, sempre troppo da fare, a volte stanchi da non arrivare a letto a dormire ma a stare sul divano. Nulla ha più senso…. Solo tu eri il mio senso Franci».
Oltre al suo impegno professionale, Francesco era noto a Nave anche per il suo contributo nelle attività della comunità, come gli eventi organizzati dalla Pro loco di Nave nei periodi pre-pandemia. La sua decisione di dedicarsi pienamente al lavoro e alla famiglia negli ultimi anni riflette l’amore e l’attenzione che aveva per i suoi cari.
La data delle esequie sarà stabilita a seguito del rilascio del nulla osta, con una cerimonia che si preannuncia carica di emozione e partecipazione, in memoria di un uomo molto amato e rispettato.