FRIULI VENEZIA GIULIA – Nel comune di San Canzian d’Isonzo, i forestali e il personale veterinario dell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina (ASUGI) hanno avviato un’importante operazione a seguito di una segnalazione riguardante il maltrattamento di animali. Durante il sopralluogo, all’interno di un’abitazione, è stato sequestrato un pappagallo della specie Amazzone Europagliata Nuca Gialla, privo di anello identificativo e in condizioni di grave sofferenza. L’animale, appartenente a una specie a rischio di estinzione, era detenuto senza la documentazione prevista dalla Convenzione di Washington (CITES), una normativa internazionale che regola il commercio delle specie minacciate. In seguito all’incidente, sono stati ipotizzati i reati di maltrattamento e detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura.
Sequestro di altri pappagalli e un cane abbandonato
La vicenda non si è fermata a questo singolo episodio: qualche settimana dopo, una seconda segnalazione ha portato a un nuovo intervento. In un’altra abitazione, sono stati sequestrati cinque pappagalli, privi della documentazione richiesta e costretti a vivere in condizioni igienico-sanitarie pessime, senza cibo né acqua. Oltre ai pappagalli, è stato trovato anche un cane meticcio, un simil Pastore Tedesco, abbandonato e isolato in una stanzetta sporca. Gli animali sono stati affidati in custodia giudiziale al Centro di Recupero di Fauna Selvatica di San Canzian d’Isonzo e al canile di Gorizia. Anche in questo caso sono stati ipotizzati i reati di maltrattamento e detenzione in condizioni incompatibili.
Sequestro di cani e animali da cortile a Cormons
Un’altra operazione si è svolta nel comune di Cormons, dove il CFR ha collaborato con il Comando della stazione dei Carabinieri e con i veterinari di ASUGI di Gorizia. Qui sono stati sequestrati tre cani maltrattati e denutriti: due della razza simil Bulldog Francese e uno tipo Segugio, privo di microchip e non registrato all’anagrafe canina regionale. Il cane era legato con una catena fissa, contrariamente alla normativa regionale sul benessere animale. Inoltre, sono stati sequestrati anche animali da cortile (conigli e galline) in pessime condizioni. I cani sono stati affidati al canile di Gorizia, mentre gli animali da cortile al Centro di Recupero di Fauna Selvatica di San Canzian d’Isonzo. I proprietari sono stati denunciati e le violazioni sono state segnalate alla Procura della Repubblica competente.
Sequestro di cani a Sagrado
L’ultima operazione, svolta a metà dicembre a Sagrado, ha coinvolto il CFR, i carabinieri di San Martino del Carso e il personale veterinario di ASUGI di Gorizia. Durante l’intervento, sono stati sequestrati due cani privati di microchip e non registrati all’anagrafe canina regionale: uno della razza simil American Staffordshire Terrier e l’altro simil Bassotto. I due animali, detenuti in un piccolo giardino senza rifugio e esposti alle intemperie, sono stati visitati e successivamente portati al canile di Gorizia in attesa di adozione.
La situazione legale
In tutti i casi, è importante sottolineare che il procedimento penale è ancora in fase di indagini preliminari. Le persone sottoposte alle indagini non sono considerate colpevoli fino a quando la loro colpevolezza non sarà accertata tramite sentenza irrevocabile o decreto penale di condanna.