Incidente durante la manutenzione dell'impianto di risalita: morto il 57enne Massimo Crepaz

Livinallongo del Col di Lana (BL). Questa mattina attorno alle 10.30 la Centrale del 118 è stata attivata per un incidente durante la manutenzione dell'impianto di risalita Padon 1. Sul posto sono sta...

04 settembre 2023 16:39
Incidente durante la manutenzione dell'impianto di risalita: morto il 57enne Massimo Crepaz -
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Livinallongo del Col di Lana (BL). Questa mattina attorno alle 10.30 la Centrale del 118 è stata attivata per un incidente durante la manutenzione dell'impianto di risalita Padon 1.

Sul posto sono state inviate le squadre del Soccorso alpino di Val Pettorina e Livinallongo assieme al Pelikan. Purtroppo una volta sul posto, al personale medico non è restato che constatare il decesso di Massimo Crepaz, 57 anni, di Livinallongo del Col di Lana (BL), dipendente della società Funivie Arabba, che stava lavorando sul 13° palo della seggiovia, quando ha perso la vita.

Le dinamiche dell'incidente mortale sono al vaglio. L’uomo si trovava insieme con un collega con il quale avrebbe dovuto operare la manutenzione sul pilone dell’impianto di risalita. Per l’uomo purtroppo non c’è stato nulla da fare, nonostante sul posto fosse stato inviato l’elicottero del soccorso sanitario. Secondo quanto riferito mentre lavorava alla manutenzione dell’impianto di risalita del Padon è rimasto impigliato nel sistema fune-carrucola.

La salma è stata trasportata al Passo Fedaia e affidata ai Carabinieri e al carro funebre. 

Infortunio mortale sulla seggiovia del Padon, Paglini: “Necessarie procedure di sicurezza più severe e regole e pene più rigide”

“Una conta infinita di morti caratterizzata da negligenze e superficialità. Servono procedure di sicurezza più severe per la manutenzione degli impianti e per tutti i cantieri, così come regole e pene più rigide per punire i responsabili delle morti e degli infortuni”.

Queste le parole addolorate del segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini alla notizia dell’infortunio mortale in cui ha perso la vita il 57enne Massimo Crepaz di Livinallongo del Col di Lana mentre era impegnato nella manutenzione dell’impianto di risalita del Padon, nel comprensorio della Marmolada.

“Se sarà appurato che alla base della morte dell’uomo che stava lavorando su un palo della seggiovia vi è stato un errore di comunicazione - prosegue Paglini - ci domandiamo quale sia il valore della vita umana di un padre di famiglia di 57 anni che non farà più rientro a casa. Nell’era della comunicazione globale, non è accettabile che si possa morire per carenza di comunicazione tra soggetti che operano nello stesso cantiere, così come sono intollerabili negligenze, leggerezze o fretta nell’effettuare le operazioni di manutenzione, magari per esigenze di risparmio di tempo e di costi da parte delle aziende”.

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