Danza e fotografia insieme con “Memorie presenti”, il laboratorio all'Umberto I di Montebelluna
All’Umberto I di Montebelluna danza e fotografia si uniscono nel progetto inclusivo “Memorie presenti”.
MONTEBELLUNA (TV) - Prende forma all’Umberto I di Montebelluna il progetto “Memorie presenti”, un percorso artistico e relazionale che intreccia fotografia e danza con l’obiettivo di valorizzare i residenti, la loro storia e il loro vissuto. L’iniziativa porta la firma del fotografo Sebastiano Mescolotto, tra i giovani talenti selezionati per lo YAP Festival 2025, manifestazione che ogni anno stimola creatività e nuovi sguardi tra i giovani fotografi. Per questa edizione, dedicata al tema “Amarsi, oltre le ombre”, l’idea si trasforma in un laboratorio inclusivo che valorizza memoria, relazioni e sensibilità personale.
Il primo appuntamento tra danza e fotografia
Il debutto del progetto è andato in scena al Centro Diurno Agorà, dove si è svolto il primo dei due incontri previsti. Un intero pomeriggio è stato dedicato all’incontro tra movimento e immagine, grazie alla collaborazione con la scuola di danza Dance Studio Montebelluna, diretta da Elisabetta Volpato.
Le ballerine si sono alternate in coreografie di gruppo e assoli di danza classica, mentre i residenti, accompagnati da fotografi professionisti, hanno potuto cimentarsi nello scatto, immortalando pose, gesti e dettagli delle danzatrici. Un’esperienza coinvolgente, pensata per stimolare partecipazione e creatività, ma anche per costruire un ponte emotivo tra arti diverse.
A gennaio il secondo laboratorio dedicato ai ricordi
Il percorso proseguirà nel gennaio 2026, quando è previsto un nuovo momento di incontro dedicato alle memorie personali. I residenti realizzeranno tre fotografie scegliendo un oggetto o un luogo significativo della loro vita, un simbolo capace di evocare emozioni, episodi, affetti.
Ogni immagine sarà accompagnata da una breve didascalia narrativa, così da restituire parola, significato e voce ai ricordi custoditi.
Una mostra finale per condividere storie e sguardi
Completata la fase laboratoriale, nei mesi successivi sarà allestita all’interno della struttura una mostra espositiva con gli scatti realizzati. Sarà l’occasione per condividere con la comunità montebellunese un racconto corale fatto di immagini, ricordi e frammenti di vita.
Le parole del direttore Marco Giacon
“Questa iniziativa nasce per costruire ponti tra generazioni – spiega il direttore dell’Umberto I, Marco Giacon – valorizzando la memoria degli anziani e trovando nuovi modi per raccontare la bellezza della loro vita. È un progetto che stimola memoria, creatività e dimensione narrativa personale, contribuendo al benessere dei residenti”.
Giacon rivolge poi un ringraziamento allo YAP Festival e in particolare a Sebastiano Mescolotto, ideatore del progetto, oltre che al team educativo dell’istituto, sempre attento ad accogliere nuove proposte. Parole di riconoscenza anche per la Dance Studio Montebelluna e per Elisabetta Volpato, protagoniste dell’esibizione che ha dato avvio al percorso.
“L’Umberto I – conclude – è oggi una realtà aperta al territorio, parte attiva della vita comunitaria grazie alle tante collaborazioni con associazioni ed enti locali, che ringraziamo per l’entusiasmo con cui continuano a varcare la soglia della nostra casa”.