MERANO (BZ) – Incastonata tra le montagne dell’Alto Adige, Merano è una città che custodisce un patrimonio storico e culturale straordinario, testimoniato da un’architettura che mescola eleganza tirolese e suggestioni medievali. Ma è soprattutto lungo un itinerario unico nel suo genere che si può scoprire la vera anima di Merano: una passeggiata tra undici castelli, tutti raggiungibili a piedi, tra centro urbano e dintorni. Se hai amato articoli come “Passeggiate facili in Veneto: itinerari nella natura da non perdere” o “Sentieri nascosti del Friuli: escursioni inaspettate da fare a giugno”, preparati a scoprire qualcosa di ancora più affascinante: un percorso unico nel cuore di Merano, tra undici castelli collegati da un’unica passeggiata, tra storia, boschi, vigneti e residenze imperiali. Un’esperienza immersiva per chi ama camminare e lasciarsi sorprendere dalla bellezza autentica del Nordest.

L’Alto Adige tra vescovi, conti e vassalli
Nel X e XI secolo, le fortezze dell’Alto Adige divennero simboli di potere e autonomia. In particolare, i vassalli della Val d’Adige intrapresero un lungo conflitto contro l’autorità dei vescovi di Trento, Bressanone e Coira, con l’obiettivo di liberarsi dalle loro dipendenze feudali. In quel contesto, molte delle fortificazioni altoatesine furono costruite, trasformandosi in bastioni di libertà e resistenza.

Merano: una città con un grande passato
Merano è oggi una città dal fascino cosmopolita, ma il suo cuore resta ancorato alla storia. Castelli perfettamente conservati, palazzi nobiliari e chiese testimoniano una lunga tradizione culturale e spirituale. Tra questi monumenti spicca il Castello Principesco, nel centro cittadino: con le sue sale arredate finemente, il cortile interno e le atmosfere da fiaba cortese, rappresenta una delle più importanti testimonianze del passato tirolese. Poco distante, la Polveriera, anticamente deposito di munizioni, racconta con i suoi bastioni e silenzi antichi un’altra pagina di storia.

Castel Rametz: vino e cultura senza tempo
Tra i protagonisti dell’eredità meranese c’è anche Castel Rametz, splendido edificio con vigneti secolari e un affascinante Museo del Vino. Qui, storia, gusto e cultura si incontrano in un’esperienza sensoriale che trascende il tempo. Residenze nobiliari e castelli si incontrano anche lungo il Sentiero di Sissi, che collega il centro urbano ai Giardini di Castel Trauttmansdorff, offrendo panorami mozzafiato e scorci romantici.
La fede e la pluralità religiosa
La ricchezza culturale di Merano si riflette anche nella convivenza tra fedi diverse. Le chiese cattoliche, protestanti, ortodosse e la sinagoga testimoniano una lunga tradizione di tolleranza e pluralismo. Su tutti svetta il Duomo di San Nicolò, con il suo campanile alto 83 metri, uno dei più alti della provincia. Menzionato per la prima volta nel 1220 e completato nel 1465, rappresenta un punto di riferimento per viaggiatori e residenti. Altro simbolo è la chiesa evangelica neogotica sul Lungo Passirio, costruita tra il 1883 e il 1885, celebre per la statua di Cristo benedicente in marmo di Lasa e per la presenza di una statua di Martin Lutero nel giardino.

Undici castelli, una sola passeggiata
Esiste un itinerario unico che, in circa tre ore, consente di ammirare undici castelli tra il centro e la periferia meranese. Il percorso ha inizio presso il Castello Principesco, a pochi metri dai portici del centro. Questo maniero, residenza dei Principi del Tirolo dal 1470, conserva armi del XIV-XVII secolo, cassapanche, opere d’arte del XV e XVI secolo e una preziosa stufa di maiolica del Quattrocento tra le più antiche d’Europa.
Da lì, si procede verso Castel Kallmünz, in piazza della Rena. Il castello, oggi chiuso al pubblico, si distingue per le mura imponenti e per la sua storia, legata ad Andrä Kalmüntzer del paese bavarese di Kallmünz. Restaurato nel 1631, oggi ospita un ristorante elegante e un locale per aperitivi.
Il percorso prosegue lungo il Sentiero di Sissi in direzione Maia Alta, dove si incontrano due castelli privati e poi Castel Pienzenau, maniero del Quattrocento incastonato tra le vigne. Vanta un ampio parco, un giardino delle rose, vista sulla Val d’Adige e un bistrò aperto per pranzo e cena.
Ancora 15 minuti a piedi e si arriva al fiabesco Castel Trauttmansdorff, residenza estiva dell’imperatrice Elisabetta. Oggi è sede del Touriseum, museo provinciale del turismo, ed è circondato da giardini considerati tra i più belli al mondo.
Poco distante si trova nuovamente Castel Rametz, documentato fin dal 1269. Dopo secoli di vicissitudini, è oggi un punto di riferimento per gli appassionati di vino, con cantina vinicola, museo e ristorante tipico.
Proseguendo in salita per circa 500 metri, si raggiunge Castel Labers, risalente al 1185. Qui i nazisti stamparono sterline false durante la Seconda Guerra Mondiale per destabilizzare l’economia inglese, storia divenuta oggetto di un documentario della RAI.

Il cammino continua verso Castel Goyen, risalente al 1294. Si trova alle pendici del Picco Ivigna ed è noto per la sua torre romanica con feritoie e per un rilievo con un elefante scolpito. La leggenda vuole che vi abbia vissuto un romano di nome Gaius, da cui il nome del castello.
Si prosegue lungo il Wiesenweg, sentiero immerso nella natura, fino a raggiungere il comune di Scena, dove sorge il maestoso Castel Scena, costruito attorno al 1350. Ancora oggi abitato dalla famiglia dei conti di Merano, conserva le collezioni dell’arciduca Giovanni, arredi originali, armi, ritratti della casa d’Asburgo e la più grande collezione privata dedicata ad Andreas Hofer.
In ripida discesa lungo il Leiterweg, si arriva quasi al fiume Passirio, da dove si può godere una straordinaria vista su Castel Tirolo, simbolo dell’omonima regione. Residenza originaria dei conti di Tirolo, oggi ospita un museo storico-culturale che racconta la storia medievale e moderna del territorio.

Infine, un sentiero sulla sinistra, il Maiserweg, riporta verso il centro di Merano, attraversando frutteti, giardini privati e paesaggi agricoli. Qui vige ancora l’antica consuetudine di lasciare libero accesso ai sentieri delle Rogge, garantendo un passaggio continuo per i viandanti.
Dopo questo lungo viaggio tra mura antiche, panorami verdi e atmosfere imperiali, si torna nel cuore di Merano, in Piazza Fontana, dove la modernità si intreccia alla perfezione con un passato che continua a vivere tra le pietre e i castelli.