I Portali di intermediazione professionale: opportunità o trappola?

Le piattaforme digitali cambiano il mercato dei servizi: vantaggi per i clienti, ma rischio di svalutazione per i professionisti.

25 ottobre 2025 08:59
I Portali di intermediazione professionale: opportunità o trappola? -
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L'evoluzione del mercato digitale dei servizi

Il panorama dei servizi professionali e imprenditoriali ha subito una trasformazione radicale con l'avvento di piattaforme digitali che promettono di rivoluzionare il modo in cui domanda e offerta si incontrano. Questi portali, sempre più diffusi nel mercato italiano, operano secondo un meccanismo apparentemente semplice ma dalle implicazioni complesse: mettere in contatto chi cerca un servizio con chi lo offre, attraverso un sistema di "asta telematica" dove il prezzo diventa spesso l'elemento determinante.

Il meccanismo delle piattaforme: come funziona l'asta digitale

Il funzionamento di questi portali segue uno schema standardizzato che coinvolge diverse tipologie di operatori. Da un lato troviamo i professionisti regolamentati - avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, psicologi, amministratori di condominio ecc. ecc. - dall'altro gli operatori del settore imprenditoriale come edili, imbianchini, idraulici, elettricisti, imprese di pulizie, ecc. ecc.

Il processo inizia quando un potenziale cliente pubblica la propria richiesta sulla piattaforma, specificando il tipo di servizio necessario e, elemento cruciale, indicando spesso esplicitamente l'opzione "sto solo cercando il prezzo". Questa dichiarazione di intenti rivela immediatamente l'orientamento del richiedente verso la ricerca della soluzione più economica possibile.

Gli operatori interessati rispondono alla richiesta evidenziando principalmente il costo del servizio, innescando una competizione che tende inevitabilmente verso il ribasso. Il cliente stabilisce inoltre un termine entro il quale effettuerà la propria scelta, dopo di che la richiesta viene automaticamente archiviata dal portale.

L'impatto differenziato sui settori professionali

Le professioni intellettuali: il caso emblematico degli avvocati

Per i professionisti del diritto, questi portali rappresentano una sfida particolarmente complessa. La natura della consulenza legale si presta infatti a quello che potremmo definire "sfruttamento delle prime consulenze gratuite". Molti richiedenti utilizzano questi canali per ottenere pareri legali dettagliati che, pur presentati come preventivi, si trasformano spesso in vere e proprie consulenze complete, sufficienti a risolvere il dubbio giuridico senza necessità di ulteriori approfondimenti.

La legge professionale forense stabilisce che "la pubblicità e tutte le informazioni diffuse pubblicamente con qualunque mezzo, anche informatico, debbono essere trasparenti, veritiere, corrette e non devono essere comparative con altri professionisti, equivoche, ingannevoli, denigratorie o suggestive". Questo quadro normativo pone interrogativi significativi sull'utilizzo di piattaforme che incentivano la competizione basata principalmente sul prezzo.

La giurisprudenza amministrativa ha chiarito che le piattaforme digitali che consentono ai professionisti di pubblicizzare la propria attività e offrire sconti costituiscono leciti strumenti pubblicitari, come evidenziato dal TAR Lazio nella sentenza n. 8778 del 2015, che ha precisato come tali piattaforme "non configurano intermediazione vietata o procacciamento di clientela, atteso che il potenziale cliente mantiene piena autonomia nella scelta del professionista".

Le professioni sanitarie e di supporto

Per professioni come quella dello psicologo, il meccanismo del "primo consulto gratuito" perde completamente di significato. La natura della relazione terapeutica richiede continuità e fiducia, elementi che difficilmente possono essere valutati attraverso un preventivo online. Inoltre, la complessità delle problematiche psicologiche non si presta a valutazioni superficiali basate esclusivamente sul costo.

I servizi imprenditoriali: un terreno più favorevole

Per le attività imprenditoriali tradizionali - edilizia, manutenzioni, servizi domestici - questi portali possono rappresentare un'opportunità più concreta. Un idraulico o un elettricista può fornire preventivi accurati basati su descrizioni tecniche precise, e il cliente può effettivamente valutare la convenienza economica senza compromettere la qualità del servizio.

I costi nascosti per i professionisti

Un aspetto spesso sottovalutato riguarda la struttura economica di questi portali. Per partecipare alle "aste", i professionisti devono generalmente pagare una fee variabile che può oscillare tra i 20 e i 50 euro per singola richiesta, senza alcuna garanzia di ottenere effettivamente l'incarico e neppure una presa visione del preventivo.

Questo meccanismo crea un paradosso economico particolarmente penalizzante per i professionisti: pagano per lavorare, investendo risorse economiche e tempo nella preparazione di preventivi dettagliati che spesso si trasformano in consulenze gratuite per clienti che non hanno alcuna intenzione di conferire un incarico formale.

Il quadro normativo di riferimento

La disciplina del compenso professionale stabilisce che "il compenso spettante al professionista è pattuito di regola per iscritto all'atto del conferimento dell'incarico professionale" e che "la pattuizione dei compensi è libera". Tuttavia, il professionista è tenuto "a rendere noto al cliente il livello della complessità dell'incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili".

Questo quadro normativo, pur garantendo la libertà contrattuale, non risolve le problematiche legate all'utilizzo improprio delle consulenze preliminari come strumento per ottenere pareri professionali gratuiti.

Le alternative istituzionali

Il legislatore ha previsto strumenti alternativi per garantire l'accesso alla consulenza legale. L'articolo 30 della legge professionale forense prevede che "ciascun consiglio istituisce lo sportello per il cittadino, volto a fornire informazioni e orientamento ai cittadini per la fruizione delle prestazioni professionali degli avvocati e per l'accesso alla giustizia", specificando che "l'accesso allo sportello è gratuito".

Valutazione critica: pro e contro

Vantaggi per i clienti

Per i clienti, questi portali offrono indubbiamente alcuni vantaggi:

- Accesso gratuito a preventivi multipli

- Possibilità di confrontare rapidamente diverse offerte

- Trasparenza sui costi

- Facilità di utilizzo delle piattaforme digitali

Svantaggi per i professionisti

I professionisti si trovano invece ad affrontare diverse criticità:

- Investimento economico senza garanzie di ritorno

- Competizione basata principalmente sul prezzo

- Rischio di svalutazione della professionalità

- Perdita di tempo in attività non remunerate

Rischi per la Qualità dei Servizi

La competizione al ribasso può comportare:

- Riduzione della qualità delle prestazioni

- Selezione avversa dei professionisti

- Compromissione degli standard professionali

- Perdita del valore della competenza specialistica

La strategia digitale alternativa

Piuttosto che affidarsi esclusivamente a portali di terzi, i professionisti dovrebbero considerare lo sviluppo di una presenza digitale autonoma e qualificata. Investire nella creazione di un sito web professionale, nella produzione di contenuti di qualità e nell'ottimizzazione per i motori di ricerca rappresenta una strategia a lungo termine più sostenibile.

Google ha sviluppato algoritmi sempre più sofisticati per riconoscere e premiare la qualità dei contenuti, posizionando nei primi risultati di ricerca i portali che offrono reale valore informativo, non solo quelli che pagano per apparire in evidenza.

Il Content Marketing professionale

La produzione di contenuti informativi specialistici rappresenta il modo più efficace per dimostrare competenza e attrarre clienti qualificati come, ad esempio, in materia di sanzioni antiriciclaggio quelli forniti dal portale avvocato antiriciclaggio. Articoli tecnici, guide pratiche, approfondimenti normativi e case study permettono ai professionisti di distinguersi dalla concorrenza e di costruire una reputazione basata sulla competenza piuttosto che sul prezzo; il blog dei professionisti nasce proprio con l’intento di coinvolgere i professionisti che si vogliono rendere parte attiva con pubblicazioni specialistiche e non generaliste; non inseguendo, pertanto, la “l’asta dei prezzi”.

Conclusioni: verso un equilibrio sostenibile

La valutazione complessiva di questi portali non può essere univoca. Per i clienti rappresentano indubbiamente uno strumento utile, che garantisce trasparenza e facilità di accesso ai servizi. Per le imprese tradizionali possono costituire un canale di acquisizione clienti efficace, limitandosi alla fase del preventivo senza compromettere la qualità del servizio finale.

Per i professionisti intellettuali, invece, la situazione è più complessa e richiede un approccio critico. La partecipazione a questi portali può essere giustificata solo se inserita in una strategia più ampia di marketing professionale, che non si basi esclusivamente sulla competizione di prezzo.

La vera sfida per i professionisti consiste nel saper utilizzare gli strumenti digitali per valorizzare la propria competenza e specializzazione, evitando la trappola della commoditizzazione dei servizi intellettuali. Fare una "gara" sui prezzi, puntando al cliente che "cerca solo il prezzo", rappresenta infatti la strategia più controproducente per un professionista, che dovrebbe invece concentrarsi sulla dimostrazione del valore aggiunto delle proprie competenze.

Il futuro della professione passa necessariamente attraverso la presenza online, ma questa deve essere costruita su fondamenta solide di competenza, specializzazione e qualità del servizio, elementi che i motori di ricerca sanno riconoscere e premiare meglio di qualsiasi piattaforma commerciale.

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