MONSELICE (PD) – Svelato “l’arcano” dietro alla testa di cinghiale ritrovata il 24 gennaio a Monselice, difronte al municipio, con le zampe all’entrata della porta dell’ufficio anagrafe. La Polizia Locale aveva inizialmente pensato a un atto intimidatorio nei confronti del sindaco, ma le indagini hanno rivelato che si trattava di una vendetta personale.
L’indagine e la scoperta attraverso le telecamere
L’uomo responsabile di questo atto ha cercato di coprire la propria identità travisandosi con un cappello e una sciarpa. Tuttavia, le telecamere di videosorveglianza comunale sono riuscite a riprendere il veicolo utilizzato dal sospettato per arrivare al municipio e fuggire subito dopo. Grazie a queste immagini, i Carabinieri della Stazione di Monselice e del Nucleo Operativo Radiomobile di Abano Terme sono riusciti a risalire all’autore del gesto.
Denuncia e motivazione del gesto
Il 64enne residente a Monselice è stato denunciato per minaccia aggravata. La motivazione alla base dell’azione, secondo gli inquirenti, sarebbe una reazione rabbiosa a una multa per divieto di sosta ricevuta pochi giorni prima, una contravvenzione che avrebbe spinto l’uomo a compiere questo gesto di ritorsione.