Oncologia: assessore risponde su riorganizzazione servizi senologici
L'assessore regionale alla Salute risponde in Commissione III del Consiglio regionaleTrieste, 11 mag - Durante l'interrogazione in Commissione III del Consiglio regionale, l'assessore regionale alla S...
L'assessore regionale alla Salute risponde in Commissione III del Consiglio regionale
Trieste, 11 mag - Durante l'interrogazione in Commissione III del Consiglio regionale, l'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi ha fornito importanti dettagli riguardo alla riorganizzazione dei servizi senologici in Alto Friuli.
Riccardi ha dichiarato che è stata presa la decisione di far uscire il privato dal perimetro degli interventi oncologici, i quali saranno ora gestiti all'interno degli ospedali pubblici. Questo cambiamento si sta attuando con precisione, rispettando i tempi e gli obiettivi stabiliti dal piano oncologico regionale.
Secondo quanto spiegato dall'esponente della Giunta regionale, la scelta di concentrare gli interventi chirurgici oncologici in soli tre presidi pubblici di Asufc - hub e due spoke - è stata presa per garantire qualità, sicurezza e conformità agli standard internazionali, in particolare quelli fissati dalla Società Europea dei Senologi (Eusoma), che richiedono almeno 135 interventi annui per struttura e 50 per chirurgo. Alcuni ospedali della regione continuavano a praticare interventi al di sotto di queste soglie, mettendo a rischio la sicurezza dei pazienti. Per questo motivo si è deciso di razionalizzare l'attività chirurgica, pur mantenendo la vicinanza delle cure diagnostiche e post-operatorie.
Riccardi ha inoltre comunicato che è stata chiesta al Policlinico Città di Udine, struttura accreditata, la cessazione degli interventi di chirurgia senologica oncologica. Questa questione verrà definita nel prossimo Accordo Quadro Triennale con le strutture private. Nel frattempo, sono in corso controlli sulla qualità dell'attività in convenzione e le verifiche effettuate presso il Policlinico hanno escluso non conformità. La struttura ha anche avviato il processo per ottenere la certificazione Eusoma.
L'assessore ha concluso sottolineando che la chirurgia oncologica è un atto unico, breve e tecnologicamente complesso, che ha senso concentrare in poche sedi. Le prestazioni a più alta frequenza, come diagnosi e follow-up, continueranno ad essere garantite localmente, vicino alle pazienti.