OnlyFans verso la vendita (8 mld $): chi guadagna (e chi rischia) nel mercato dei creator

Il dossier OnlyFans è ufficialmente “aperto”. Da maggio la società madre Fenix International è in trattative per una cessione valutata intorno a 8 miliardi di dollari con un gruppo guidato da Forest R...

23 agosto 2025 10:33
OnlyFans verso la vendita (8 mld $): chi guadagna (e chi rischia) nel mercato dei creator -
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Il dossier OnlyFans è ufficialmente “aperto”. Da maggio la società madre Fenix International è in trattative per una cessione valutata intorno a 8 miliardi di dollari con un gruppo guidato da Forest Road Company; restano sul tavolo anche alternative come l’IPO e altri potenziali acquirenti in dialogo. I conti sono robusti: 6,6 miliardi di dollari di pagamenti ai creator nel FY2023 (la piattaforma trattiene il 20%) e profitti pre-tax per ~658 milioni. Ma la natura adult-driven del business continua a spaventare parte della finanza tradizionale e potrebbe incidere su multipli e struttura dell’operazione.

“Trust” e governance

Nelle cronache di mercato circola l’idea che l’asset possa essere conferito in veicoli fiduciari durante la transazione, una prassi non rara nelle cessioni complesse. Va detto però che, nelle fonti pubbliche finora disponibili (Reuters, FT, Bloomberg), non c’è conferma ufficiale di un “trust” già operativo per OnlyFans: la narrativa verificata è quella di trattative in corso, valutazione attesa e opzioni alternative (vendita/IPO).

Scenario competitivo: copie, varianti e un modello “flat”

Il futuro proprietario si troverà davanti un’arena ormai affollata:

  • Fansly – È, di fatto, una copia del modello OnlyFans (abbonamenti al profilo, PPV, messaggi a pagamento, referral, revenue share al 20%). Il vantaggio è tattico (tier più flessibili e discovery interno), lo svantaggio è la minore notorietà del brand e volumi inferiori. Per un acquirente di OF significa concorrenza “parallela” che rende difendibile ma non inattaccabile la presa sul mercato.
  • Fanvue – L’alternativa che ha scelto una differenziazione chiara: accetta e incentiva profili generati con IA, con policy dedicate su contenuti sintetici (no deepfake senza consenso, moderazione specifica). È un segnale strategico: monetizzare la “long tail” di creator virtuali ampliando offerta e margini, tema che qualsiasi nuovo proprietario di OF dovrà considerare per difendere quota e ARPU.
  • TipMeOn – La novità “all you can see”: oltre al percorso tradizionale (PPV/abbonamento al singolo profilo) introduce un abbonamento premium che sblocca l’intero catalogo di tutti i creator in piattaforma. È una trasposizione del modello Netflix/Spotify nei contenuti dei creator: prezzo fisso mensile, attrito d’acquisto azzerato, discovery nativa che alimenta la permanenza. Per il mercato significa un cambio di metrica: meno conversioni puntuali, più retention e tempo di visione come driver di valore. Nei pezzi già pubblicati abbiamo documentato il lancio (100+ creator al day-one, migliaia di post e media) e il posizionamento prezzo 14,90–24,90 €/mese.

Perché conta per gli investitori

  1. Elasticità della domanda – Il “tutto incluso” di TipMeOn comprime la variabilità dello scontrino e riduce la dipendenza dalla spinta social del singolo creator; è un modello che favorisce scale effects e prevedibilità dei ricavi ricorrenti, elemento che il compratore di OF potrebbe voler imitare o contrastare.
  2. Espansione dell’offerta (IA) – Fanvue mostra che i creator sintetici sono già una linea di business con regole dedicate: chi acquista OF dovrà decidere se abbracciare o meno questa frontiera (e con quali cautele regolamentari/brand-safety).
  3. Moat di marca vs feature parity – Fansly dimostra che il feature set è replicabile; il vero “fossato” di OF è la rete (4+ milioni di creator, 300+ milioni di utenti registrati), ma le piattaforme concorrenti stanno migliorando discovery e UX, erodendo il vantaggio di sola scala.

Valutazioni e rischi

La valuation da 8 miliardi sconta: margini elevati, cassa generosa (dividendi all’azionista per oltre 1 mld $ in pochi anni), brand globale; ma anche rischi di compliance (pagamenti, app store, vigilanza sui contenuti) che possono imporre escrow/garanzie e dilazioni nel closing. In base alle fonti, la finestra negoziale è aperta da marzo 2025; non c’è certezza sul perimetro finale (trade sale vs IPO).

La “morale” per l’ecosistema

  • Se OF cambierà mani, il pricing power sul creator potrebbe muoversi: più pressione su fee e policy, oppure, al contrario, apertura a modelli ibridi (bundle, revenue-share dinamico per discovery).
  • La concorrenza si polarizza: copy-cat efficienti (Fansly) vs varianti di modello (Fanvue/IA, TipMeOn/all-inclusive). Nei prossimi 12 mesi, i KPI da guardare non sono solo i ricavi, ma retention, tempo medio di fruizione e tasso di scoperta cross-creator: sono i veri leading indicator del valore atteso.

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