Arriva la PEC Interoperabile: ecco cos’è e quando sarà pienamente operativa
Arriva la PEC Interoperabile: entro il 2026 comunicazioni digitali sicure e valide in tutta Europa per cittadini e imprese.
Un sistema interconnesso, un ponte digitale che unisce enti pubblici, imprese e cittadini in un flusso di comunicazioni sicure e legalmente valide, non solo in Italia ma in tutta Europa. È la PEC Interoperabile, l’evoluzione della Posta Elettronica Certificata che promette di ridurre le barriere burocratiche e nazionali, rendendo la gestione documentale più veloce, automatica e integrata. Ma cos’è esattamente e quando diventerà realtà per aziende e cittadini italiani? Ecco quello che c’è da sapere.
Da strumento prezioso per la digitalizzazione a supporto indispensabile la quotidianità
Introdotta in Italia nel 2005, la Posta Elettronica Certificata ha contribuito in maniera strutturale alla digitalizzazione del paese. Più che un semplice canale di invio, questo strumento ha rappresentato la prima vera infrastruttura di fiducia digitale, ponendo le basi giuridiche e operative per tutto il processo di dematerializzazione dei documenti. Come sottolineato da Tinexta Infocert (vedi qui), l’introduzione della PEC privati ha rappresentato un processo che va al di là della semplice sostituzione dei vecchi servizi analogici, dal momento che la digitalizzazione ha impattato sulla vita degli individui in modo significativo e pervasivo. Per aziende e liberi professionisti, inoltre, ciò ha significato una rivoluzione operativa: inviare contratti, comunicazioni fiscali, diffide e fatture alla PA è diventato un'operazione istantanea e con una piena prova legale dell'avvenuta consegna. Ora, con la PEC Interoperativa, questo sistema compie un’ulteriore evoluzione per abbracciare un’Europa digitale senza confini.
La Grande Sfida dell'Interoperabilità: superare muri normativi e tecnologici tra paesi dell UE
Tecnicamente, la Posta elettronica interoperabile si configura come un sistema di scambio certificato, conforme agli standard REM e al regolamento eIDAS, capace di garantire comunicazioni transfrontaliere sicure e legalmente valide. Quest’evoluzione rappresenta un passo fondamentale per abbattere le barriere burocratiche europee, ma non è di facile attuazione. La difficoltà principale risiede nella necessità di far convergere i differenti sistemi di comunicazione certificata, nati in modo indipendente in ciascuno stato, sotto uno standard unico. Ogni paese membro dell'UE è chiamato attualmente ad operare per consentire una piena interoperabilità e a contribuire allo sviluppo di una piattaforma digitale sicura, conforme alle normative e non dipendente da tecnologie e sovrastrutture extra comunitarie. Ma entro quando?
Quando arriverà in Italia la Posta elettronica interoperabile?
La transizione verso la PEC interoperabile è già in corso. I principali gestori accreditati stanno aggiornando le loro piattaforme per conformarsi agli standard eIDAS. Le caselle PEC esistenti non verranno sostituite, ma evolveranno gradualmente verso il nuovo standard, senza richiedere interventi significativi da parte degli utenti. Entro il 2026, la PEC interoperabile dovrebbe essere pienamente operativa, consentendo comunicazioni certificate non solo in Italia, ma in tutta l’Unione Europea. Un appuntamento al quale cittadini e aziende dovranno farsi trovare preparati.