Piano strategico per la crescita della Comunità di montagna del Natisone e Torre
Un piano strategico per il territorio montano del Natisone e TorreIl piano presentato oggi al presidente e ai sindaci è stato definito come una scelta strategica volta a favorire la crescita del terri...
Un piano strategico per il territorio montano del Natisone e Torre
Il piano presentato oggi al presidente e ai sindaci è stato definito come una scelta strategica volta a favorire la crescita del territorio della Comunità di montagna del Natisone e Torre. L'obiettivo è quello di offrire servizi migliori ai cittadini e contrastare lo spopolamento, come dichiarato dall'assessore alle Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, durante l'incontro tenutosi nel municipio di Faedis.Durante l'incontro, ai primi cittadini del territorio è stato presentato un piano dettagliato che analizza le caratteristiche peculiari della Comunità di montagna del Natisone e Torre, evidenziandone le grandi potenzialità in termini di servizi ai Comuni e ai cittadini. Si tratta di un territorio vasto, in parte montano, con Comuni piccoli e distanti tra loro, in cui è spesso complicato reperire personale. Tuttavia, è proprio in questo contesto che si possono sviluppare modelli innovativi di cooperazione amministrativa.
Il piano si basa su diversi pilastri, tra cui l'aumento della capacità strategica e amministrativa degli amministratori locali, lo sviluppo di una strategia condivisa su diversi ambiti di intervento e l'istituzione di una Centrale unica di committenza. Si prevede di adottare un approccio flessibile, in modo da adattare la gestione dei servizi alle specificità dei diversi territori.
L'obiettivo principale è garantire continuità amministrativa, qualità dei servizi e sviluppo del territorio, anche dal punto di vista turistico. Il piano presentato da ComPa fornisce strumenti concreti per superare le sfide attuali, integrando le risorse locali con il supporto regionale.
Roberti ha sottolineato l'importanza del sostegno finanziario della Regione a territori che compiono scelte strategiche, ma ha anche evidenziato la necessità di una solida macchina amministrativa per trasformare questi finanziamenti in opere pubbliche concrete.
Dopo un confronto dettagliato con i sindaci, è emersa una chiara convergenza sulla necessità di continuare a implementare il piano, anche grazie alle risorse stanziate con l'ultima legge di Stabilità regionale.
ARC/PT/ma