Piena del Tagliamento: il sindaco Codognotto scrive a Borrelli
Il problema delle piene del fiume Tagliamento tra San Michele e Latisana. Il sindaco di San Michele Pasqualino Codognotto ha scritto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e precisamente ad Angelo...
Il problema delle piene del fiume Tagliamento tra San Michele e Latisana. Il sindaco di San Michele Pasqualino Codognotto ha scritto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e precisamente ad Angelo Borrelli capo del Dipartimento della protezione civile.
Nei giorni scorsi Codognotto aveva ricevuto una bozza di Accordo di collaborazione per la mitigazione del rischio idraulico nel basso corso del fiume Tagliamento inviata dallo stesso Borrelli.
Codognotto (in pieno accordo con il collega di Latisana Daniele Galizio) ha ribadito nella missiva: “auspichiamo possano prendere il via le opere di contenimento sul medio corso del fiume che “taglino” l’onda di piena in modo da diminuirne la portata”.
Nei giorni scorsi il primo cittadino di San Michele aveva espresso la preoccupazione della forza della portata del Tagliamento nella sede della Regione nel corso di un incontro organizzato dall’Autorità di Bacino distrettuale Alpi Orientali.
“Non è un caso se gli antichi romani lo definivano un fiume rapace per la violenza con cui si “avventa” sul territorio”. L’obiettivo primario dell’intervento è quello già individuato del Piano Stralcio per la Sicurezza idraulica del medio e basso Tagliamento: individuare una strategia operativa che permetta di realizzare un sistema integrato di interventi con l’obiettivo di conseguire la sicurezza idraulica, nel tratto di valle del bacino del Tagliamento.
Questo obiettivo si concretizzerebbe nella realizzazione contestuale, a monte, di interventi di moderazione delle piene mediante il trattenimento di volumi idrici ed a valle di interventi di sistemazione e messa in sicurezza dello scolmatore Cavrato e dell’ultimo tratto del Tagliamento per renderlo idoneo al transito delle portate residue.
Codognotto ha concluso: “Le opere a valle come per esempio il rinforzo degli argini sono state realizzate a più riprese, mentre nel medio corso nulla è stato fatto.
E’ importante poi sottolineare che il progetto preliminare ha assunto come riferimento per il dimensionamento delle opere, il valore di portata massima ottenibile dagli interventi di laminazione delle piene previsti a monte di Latisana, come indica il Piano Stralcio. In particolare si è considerata una portata di 4000 metri cubi al secondo”.