Pordenone, riapre il Parco Reghena: nuova ciclopedonale sul Noncello fino a via Dogana Vecchia
Parco Reghena riapre con la ciclopedonale del Bosco Fluviale: 1,05 km sul Noncello fino a via Dogana Vecchia. La rete ciclabile sale a 53 km.
Dopo un’estate e un autunno di lavori, riapre il parco Reghena, ma con una grossa novità: la Ciclopedonale del Bosco Fluviale che collega lo stesso parco a via Dogana Vecchia e costeggia il Fiume Noncello.
A inaugurarla, portando i saluti del sindaco Alessandro Basso, l’assessore alle politiche ambientali e allo sviluppo sostenibile Mattia Tirelli, coadiuvato dagli assessori alla mobilità Lidia Diomede e alle attività produttive Emilio Badanai Scalzotto. Presenti al taglio del nastro anche diversi consiglieri comunali, alcune associazioni cittadine tra cui la sezione pordenonese del CAI e FIAB Aruotalibera, oltre a numerosi abitanti del quartiere e frequentatori di quest’area verde.
I lavori hanno riguardato anche l’area calpestabile del parco su cui prima c’era del ghiaino, ora sostituito dallo stabilizzato pressato che consente alle biciclette di raggiungere agevolmente, a poche decine di metri dall’ingresso, la nuovissima pista ciclabile.
«Questa infrastruttura – spiega l’assessore Tirelli – è lunga poco più di un chilometro e arriva fino a via Dogana Vecchia, offrendo uno scorcio del Noncello inconsueto e sconosciuto ai pordenonesi. Infatti il fiume è comunemente apprezzato sia dalla Rivierasca che dal parco del Seminario e finora non è mai stato possibile ammirarlo dalla riva che corre parallela alla Fiera e che passa sotto il grande ponte della ferrovia».
Realizzata in calcestruzzo drenante, la pista consente anche di passare su di un ponticello che sovrasta la roggia Cappuccini, corso d’acqua di una certa portata che taglia l’omonima strada in prossimità di quelle che un tempo erano le Corderie Corai, per sfociare nel Noncello.
«Il progetto per la realizzazione di questa nuova ciclopedonale, stilato dall’ing. Aprilis e dal suo staff – sottolinea Tirelli – è nato alcuni anni fa in seno alla Giunta Ciriani, che intercettò i fondi necessari per la sua realizzazione. L’iter fu particolarmente tortuoso poiché questa è un’area promiscua all’acqua, di risorgiva, soggetta ad una bonifica bellica e che si snoda tra terreni privati. A tal proposito ringrazio la signora Marialuisa Boer e la sua famiglia per aver donato a Pordenone un boschetto di sua proprietà; un grazie anche all’impresa Coletto di San Biagio di Callalta per la realizzazione dei lavori. Con questa ciclopedonale – conclude Tirelli – il Comune acquisisce una nuova importantissima risorsa che va ad arricchire il Contratto di fiume Noncello, dà un’identità ancora più profonda alla Rete Parchi cittadini e implementa la rete di ciclabili lungo il fiume».
All’ingresso del parco Reghena sono posizionati alcuni cartelli su cui campeggiano i loghi del Contratto di fiume (realizzato dagli studenti dell’Istituto Vendramini) e della Rete Parchi (ideato dagli studenti del Galvani), oltre ad un QR code che rimanda alla pagina del Comune relativa a quest’area verde.Come suggerito dall’assessore Lidia Diomede, il modo migliore per accostarsi a questa nuova opera è quello di lasciarsi stupire da una natura che oggi, grazie a tale ciclopedonale, è possibile apprezzare in tutta la sua bellezza. Con questa nuova pista di 1.050 metri e con quella di 240 metri tra via della Santissima e via Pola, l’estensione delle ciclabili che si sviluppano in città raggiunge ben 53 chilometri.