“Sì a una quarta dose di vaccino anti-Covid alle persone immunodepresse“, per le quali si tratterà tecnicamente di un booster successivo al ciclo primario di due dosi più una dose addizionale. Quanto a un ‘booster del booster’ per tutti, “in questo momento non è praticabile in termini di accettazione e di organizzazione”, oltre che non supportata da evidenze sufficienti, come più volte ribadito dall’Agenzia europea del farmaco Ema. Così il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all’università Statale di Milano, commenta all’Adnkronos Salute il via libera della Commissione tecnico scientifica Aifa a un richiamo per i pazienti gravemente immunocompromessi.
Via libera da Aifa a ‘quarta’ dose per immunodepressi
Via libera dalla Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) – secondo quanto apprende l’ANSA – alla ‘quarta’ dose del vaccino anti-Covid per i soggetti gravemente immunodepressi. La Cts di Aifa si è riunita ieri ed ha espresso parere favorevole inviato al ministero della Salute. Tecnicamente non si tratta di una 4a dose bensì della dose booster a conclusione del ciclo primario vaccinale composto da 2 dosi e 1 dose aggiuntiva. La ‘4a’ dose verrà somministrata con vaccini a mRna. I tempi della somministrazione sono i medesimi della dose booster per la popolazione generale.
Iss: booster protegge al 64% da infezione e 93% da Covid grave
L’efficacia del vaccino anti-Covid in termini di riduzione del rischio neivaccinati sui non vaccinati è del 64% in chi ha ricevuto la dose booster nel prevenire l’infezione e del 93% sui casi di malattia severa sempre con il booster. Lo rileva l’Iss nel suo rapporto esteso. Inoltre nel prevenire il contagio, efficacia al 63% nei 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 52% tra i 91 e 120 giorni, e 42% oltre 120 giorni; sulla malattia severa efficacia all’87% con ciclo completo da meno di 90 giorni, 89% da 91 e 120 giorni, e 83% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni.