Quinto di Treviso, 30 maggio 2025 – Un nuovo importante passo verso una mobilità più sostenibile e rispettosa dell’ambiente è stato compiuto oggi con l’inaugurazione della ciclopendonale “Greenway del Fiume Sile, da Borgo a Borgo”, un progetto che arricchisce il sistema di percorsi dedicati alla mobilità lenta all’interno del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile. La cerimonia si è svolta in via Nogarè, nel Comune di Quinto di Treviso, con la partecipazione del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, dei sindaci di Quinto di Treviso e Treviso, Ivano Durigon e Mario Conte, e di numerose autorità locali, a testimonianza della rilevanza territoriale e istituzionale di questa infrastruttura.

Il percorso, lungo circa 2 chilometri, è stato realizzato da Veneto Strade e si sviluppa completamente all’interno dell’area protetta del fiume Sile, un ambiente di elevato valore paesaggistico e naturalistico. La ciclabile collega in modo diretto e sicuro il capoluogo di Treviso con il Comune di Quinto di Treviso, partendo dalla zona storica dei mulini di Canizzano, uno dei quartieri più rappresentativi di Treviso, e costeggiando il fiume lungo il lato sud dell’aeroporto Canova. Il tracciato passa in prossimità dell’impianto di depurazione, per poi raggiungere Quinto, dove si raccorda alla rete stradale locale in via Nogarè, luogo scelto per la cerimonia di inaugurazione. Il momento è stato aperto dalla benedizione del Parroco don Stefano Bressan, sottolineando il valore comunitario e sociale del progetto.

Un investimento significativo per la mobilità dolce e l’ambiente
L’opera è stata realizzata con un investimento complessivo di 1 milione di euro, finanziato attraverso i fondi del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 e risorse messe a disposizione dalla Regione Veneto. L’avvio dei lavori risale a settembre 2024 con la posa della prima pietra, e il progetto ha rispettato pienamente i tempi previsti, confermando un’organizzazione efficiente e un lavoro sinergico tra i vari enti coinvolti.

Il Sindaco di Quinto di Treviso, Ivano Durigon, ha evidenziato come questa nuova ciclopendonale rappresenti un elemento fondamentale per potenziare la rete di percorsi ciclopedonali nel territorio, rendendolo più accessibile e vivibile per tutti i cittadini. Durigon ha sottolineato che non si tratta di un intervento simbolico, ma di una infrastruttura concreta e funzionale, progettata per garantire un collegamento sicuro e pratico tra Quinto e i quartieri trevigiani di Canizzano e Sant’Angelo. Questa realizzazione valorizza inoltre una porzione marginale ma significativa del Parco del Sile, integrando un sistema che guarda anche al futuro, con la prospettiva di raccordarsi alla ciclabile Treviso-Ostiglia. Quest’ultima rappresenta un itinerario strategico, importante sia per il turismo lento, molto apprezzato nel territorio, sia per la mobilità alternativa quotidiana dei cittadini.
La sinergia tra Regione Veneto, Parco del Sile, Veneto Strade, Provincia di Treviso e Comune di Treviso è stata decisiva per il successo del progetto, un esempio di collaborazione istituzionale che ha portato alla realizzazione di un’opera utile e duratura per la comunità.

Attenzione all’impatto ambientale e integrazione con il paesaggio
Un aspetto di particolare rilievo del progetto è stata la sua progettazione attenta all’ambiente, visto che il percorso si trova all’interno di un’area naturalistica protetta di elevato pregio. L’intervento ha seguito criteri mirati a minimizzare l’impatto sull’ecosistema e sul paesaggio. Il tracciato è stato studiato per utilizzare, per quanto possibile, sentieri e capezzagne preesistenti, evitando così l’abbattimento di alberature, anche di notevole valore storico e naturalistico. Inoltre, sono stati limitati gli scavi, i riporti di terreno e le modifiche al profilo naturale del suolo, al fine di preservare la qualità dell’habitat e la stabilità delle sponde fluviali.
Per superare un dislivello naturale presente nel percorso, è stata realizzata una passerella metallica di circa 40 metri, che garantisce la continuità e la sicurezza della ciclopendonale, consentendo al contempo di rispettare gli equilibri ambientali senza alterare significativamente il contesto naturale circostante.
Un percorso da vivere per turismo e mobilità quotidiana
La nuova Greenway si inserisce all’interno di un sistema di percorsi ciclabili e pedonali sempre più apprezzato da cicloturisti, famiglie e residenti che scelgono di spostarsi con mezzi sostenibili, in un contesto sicuro e immerso nella natura. La valorizzazione del Parco del Sile come area di mobilità lenta è un elemento chiave per promuovere stili di vita sani e un turismo di qualità, che guarda alle bellezze paesaggistiche e all’esperienza di viaggio in ambienti naturali protetti.
Nel medio e lungo termine, la ciclabile da Borgo a Borgo rappresenta una importante opportunità di collegamento con la più ampia rete della Treviso–Ostiglia, aprendo prospettive per una rete integrata di mobilità sostenibile su scala regionale. Questo contribuirà a incentivare gli spostamenti in bicicletta e a piedi, diminuendo la pressione sulle vie automobilistiche e migliorando la qualità dell’aria e della vita per tutti i cittadini.