Restauro chiesa Sant'Antonio a Udine: cultura e rigenerazione urbana
Una nuova vita per la chiesa di Sant'Antonio a Udine grazie al restauro e al supporto istituzionaleUdine, 29 aprile - In un contesto di rigenerazione urbana e valorizzazione della cultura e dell'arte,...
Una nuova vita per la chiesa di Sant'Antonio a Udine grazie al restauro e al supporto istituzionale
Udine, 29 aprile - In un contesto di rigenerazione urbana e valorizzazione della cultura e dell'arte, il vicegovernatore con delega alla Cultura Mario Anzil ha sottolineato l'importanza del sostegno al restauro della chiesa di Sant'Antonio a Udine. L'obiettivo è trasformare questo luogo in uno spazio che permetta a tutti di elevare il proprio spirito e arricchirsi culturalmente, contribuendo così a creare una società più bella e vivibile.
La cerimonia di inaugurazione della chiesa restaurata, gestita dall'attiguo Museo diocesano e Gallerie del Tiepolo, è stata presieduta dall'arcivescovo Riccardo Lamba. Il progetto di riqualificazione, promosso dall'Arcidiocesi di Udine con il supporto del Museo Diocesano, è stato reso possibile grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso i programmi regionali cofinanziati PR FESR 2021-2027 - Intervento D6.1.
Il vicegovernatore ha elogiato la realizzazione dei lavori, sottolineando come la Regione abbia riconosciuto il ruolo fondamentale della cultura nello sviluppo sociale ed economico. Grazie a finanziamenti specifici, si è voluto favorire la rigenerazione e la riattivazione di spazi culturali e artistici dismessi o in stato di degrado, trasformandoli in luoghi di aggregazione e di valorizzazione del patrimonio culturale.
La scelta della data di riapertura della chiesa non è stata casuale, poiché il 29 aprile del 1995 l'arcivescovo inaugurava la sua nuova sede proprio in questo luogo. A trent'anni dall'apertura del Museo diocesano nel palazzo patriarcale, grazie all'impegno di mons. Gian Carlo Menis e dell'arcivescovo mons. Alfredo Battisti, la città di Udine può godere di un nuovo spazio culturale a disposizione di tutti.
L'intervento di restauro ha permesso di riqualificare gli ambienti della chiesa, mettendo in luce affreschi trecenteschi e un altare settecentesco. L'originaria pavimentazione in terrazzo alla veneziana è stata ripristinata, creando un dialogo armonico tra le pareti affrescate e il pavimento. La chiesa, inizialmente di stile gotico del XIV secolo e successivamente trasformata in cappella patriarcale, conserva al suo interno le tombe di quattro patriarchi di Aquileia.
La facciata, realizzata da Giorgio Massari tra il 1731 e il 1734 su commissione del patriarca Dionisio Dolfin, e l'altare maggiore con la statua di sant'Antonio abate di Giovanni Maria Morlaiter del 1737, testimoniano la storia e l'importanza religiosa di questo luogo.
In conclusione, il restauro e la valorizzazione della chiesa di Sant'Antonio a Udine rappresentano un importante passo verso la conservazione e la fruizione del patrimonio culturale della città, rendendolo accessibile a tutti i cittadini e visitatori interessati alla storia e all'arte di questa meravigliosa chiesa.
ARC/EP/al