Oggi alle 11 conferenza stampa a Sacile per dire no alla Sagra dei Osei.
Domenica 1 settembre andrà in scena l’ennesima edizione della sagra dei osei di Sacile, un evento che giunto alla 746^ edizione, rappresenta una metafora del rapporto instaurato dalla nostra regione con gli animali selvatici.
Legata mani e piedi e soprattutto, testa, al medioevo più becero, continua a tollerare una manifestazione che mette alla berlina decine di migliaia di uccelli, abituati ad avere il cielo come limite, rinchiudendoli in gabbie dalle dimensioni ridottissime. Così, nulla cambia nei secoli; l’orso, balla sempre.
La Regione Friuli – Venezia Giulia, da tempo e con qualsiasi colore politico al governo, persegue una vera e propria campagna di persecuzione nei confronti degli animali selvatici, a favore della loro morte e del loro maltrattamento. Sono decine i provvedimenti regionali che nel corso degli anni hanno dato sempre più mano libera ai cacciatori, ultimo quello che consente loro di utilizzare, come fossero dei marines di casa nostra, puntatori laser per facilitare la caccia notturna.
Ma anche quando la Regione ha fatto qualcosa di lievemente positivo per gli animali, come nella LR 20 2012 quando venne approvato il regolamento che imponeva le dimensioni minime delle gabbie per gli uccelli, il pronto intervento dei politici filo-sagre venatorie, ha demolito con un colpo di spugna quei pochi centimetri di aria concessi in più ai volatili, ricacciandoli in contenitori delle dimensioni di un foglio A4.

E’ ora di concludere la fase medioevale che da anni caratterizza la politica regionale, proprio a cominciare dalla sagra dei osei di Sacile, simbolo nazionale della costrizione.
Oggi più che mai, nel pieno dell’emergenza climatica, mentre bruciano i polmoni della terra e gli animali della foresta amazzonica, è impellente la necessità di proporre un nuovo rapporto Uomo-Natura promuovendo una cultura di valorizzazione e di salvaguardia della biodiversità.
Un ripensamento politico sullo sfruttamento degli animali negli eventi ludici. Una conversione senza gabbie delle sagre ornitologiche, completamente estranee alle nostalgie violente della bandita uccellagione.
Chiediamo quindi ai cittadini tutti di non frequentare questa Sagra simbolo della sofferenza animale.
Elenco dei provvedimenti venatori approvati nel corso dei due ultimi mandati amministrativi.
- Liberalizzazione dimensioni gabbiette per richiamo e mostra. 2016
- Aucupio, cattura uccelli con le reti per rinsanguamento. 2017
- Eradicazione della nutria. 2017
- Animale rimasto ferito a seguito di incidente stradale, cacciatori autorizzati a intervenire e sopprimere l’animale e diventare proprietari della carcassa. 2017
- Caccia notturna agli ungulati con l’ausilio di fari e puntatori. 2019
- Eradicare o contenere cormorani storni cervi cinghiali colombi nutrie 2019
- Proposta di modifica alla Legge 157 per aprire la caccia nei parchi. 2019
- Il piano faunistico, scadrà nel 2020, è già in previsione l’eradicazione di cervi e cinghiali.
- Se non per mano dei cacciatori, la fauna continua a morire lo stesso. Ultima strage annunciata di una famiglia di mamma e dieci cinghialetti in un canale idroelettrico a Osoppo 27 agosto 2019. Un altro fronte da aprire.