UDINE – Sabato 14 giugno 2025, al Teatro Miotto di Spilimbergo, si è svolto il seminario internazionale “I fiumi a canali intrecciati e il Tagliamento”, un evento di rilievo organizzato dal Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale (CIRF) che ha richiamato oltre duecento partecipanti tra scienziati, studenti e cittadini. Il sindaco Enrico Sarcinelli ha aperto i lavori sottolineando l’importanza di proteggere il Tagliamento e di trovare soluzioni innovative per ridurre il rischio alluvionale coinvolgendo attivamente i territori interessati.
Il valore scientifico e naturalistico del Tagliamento
Relatori di fama mondiale, come l’ecologo austriaco Klement Tockner, hanno ricordato che il Tagliamento rappresenta uno degli ultimi grandi fiumi europei con una naturalità elevata e la caratteristica forma a canali intrecciati, una morfologia complessa che si sta perdendo in molte aree alpine a causa di opere di canalizzazione e infrastrutturali. Studi condotti da esperti quali Barbara Belletti (CNRS) ed Hervé Piégay (ENS Lyon) hanno evidenziato come questi fiumi necessitino di spazio e sedimenti per mantenere la loro ricca biodiversità, mentre il professor von Hessberg dell’Università di Bayreuth ha mostrato l’importanza di monitorare costantemente il Tagliamento per preservarne gli habitat.
Esperienze internazionali di conservazione e rinaturazione
Sono stati portati esempi di riserve naturali dedicate ai fiumi braided, come il Drôme in Francia e il parco nazionale del fiume Vjosa in Albania, descritti rispettivamente da Philippe Lloret e da Marta Crivellaro con Guido Zolezzi dell’Università di Trento. Progetti di rinaturazione importanti, come quelli del Lech tirolese e del Drac nel sud della Francia, sono stati illustrati da Georg Niedrist e Margot Chapuis, dimostrando come sia possibile restituire naturalità e funzionalità a questi ecosistemi fluviali.
Focus sul Tagliamento: stato attuale e criticità
Nel pomeriggio, la geomorfologa Angela Gurnell, insieme a Lorenzo Picco e Giuseppe Moro, ha aggiornato il pubblico sullo stato attuale del Tagliamento, evidenziando l’urgenza di mantenere e ripristinare la connettività fluviale, limitare le estrazioni di sedimenti e assicurare un deflusso ecologico adeguato nei tratti alterati. Si è inoltre discusso del rischio alluvionale con interventi di Francesco Comiti e con una tavola rotonda moderata dal giornalista Rudi Bressa, a cui hanno preso parte ricercatori e rappresentanti di Legambiente, mentre Autorità di Bacino e Regione Friuli Venezia Giulia hanno declinato l’invito.
Critiche alle casse di espansione proposte
Il dibattito ha affrontato in modo critico la questione delle casse di espansione previste in tratti di elevato valore ambientale del fiume. Diversi esperti hanno messo in guardia sul possibile danno ecologico e sulle difficoltà di gestione delle grandi opere con paratoie mobili, soprattutto in presenza di ingenti trasporti di materiale solido e legname durante le piene. È emersa la necessità di soluzioni alternative più rispettose dell’ambiente e altrettanto efficaci nel proteggere le comunità rivierasche.
Nuove strategie per la gestione del rischio
Il seminario ha sottolineato come non sia sufficiente concentrarsi esclusivamente sulla riduzione della pericolosità tramite grandi infrastrutture, dato che il rischio zero non esiste. Piuttosto, occorre rallentare il flusso d’acqua in modo diffuso senza ostacolare il corso naturale del fiume e lavorare per diminuire la vulnerabilità di edifici e infrastrutture. È stato inoltre ricordato che il rischio di alluvione interessa non solo la zona di Latisana ma anche l’intero bacino superiore, e che l’ulteriore sviluppo urbanistico attorno al fiume sarebbe irresponsabile.
Tagliamento Libero: una discesa per vivere il fiume
La domenica è stata dedicata a un’escursione lungo il tratto più naturale del Tagliamento, da Cornino a Villanova di San Daniele del Friuli, in occasione della quarta edizione di Tagliamento Libero, promossa da CIRF insieme alla Scuola Kayak & Rafting Friuli e all’ASD CUS Udine. Oltre duecento persone hanno partecipato a una discesa non competitiva con canoe, kayak e gommoni, durante la quale sono stati offerti approfondimenti scientifici e storici, accompagnati da interventi su problematiche recenti relative al fiume. L’iniziativa fa parte della campagna Free Tagliamento, supportata da Legambiente FVG, WWF FVG, Lipu FVG, CIRF, associazione Foce del Tagliamento, e sostenuta da Patagonia, Wetlands International Europe e il Programma LIFE.