Siccità sul Meduna, "ancora tre settimane di autonomia"

I tre laghi di Tramonti hanno acqua a sufficienza a scopo irriguo per ancora circa 25 giorni. Se non dovesse piovere, attorno al 10 agosto sarà necessario attingere alla sola portata attiva del Meduna...

15 luglio 2022 05:53
Siccità sul Meduna, "ancora tre settimane di autonomia" -
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I tre laghi di Tramonti hanno acqua a sufficienza a scopo irriguo per ancora circa 25 giorni. Se non dovesse piovere, attorno al 10 agosto sarà necessario attingere alla sola portata attiva del Meduna, senza alcuna riserva a disposizione. 

E’ questo il verdetto, implacabile come il meteo delle ultime settimane, emesso dai tecnici del consorzio di bonifica Cellina Meduna. 

Dati alla mano, il bacino cumulativo di Redona contiene al momento 8 milioni e 700 mila metri cubi. Ogni secondo il Meduna apporta 4 nuovi metri cubi di acqua. L’ente irriguo preleva dall’invaso circa 7 metri cubi al secondo, cioè 200 – 250 mila metri cubi di acqua al giorno. Quindi, approssimativamente e affidandosi ai numeri attuali che potrebbero comunque cambiare nel tempo, entro Ferragosto non ci sarà più acqua nei tre laghi.

La matematica non sbaglia e purtroppo conferma che ci stiamo velocemente avvicinando all’ultimo periodo di autonomia – ha spiegato il presidente del Cm, Valter Colussi -. Una volta esaurite le scorte di Redona, dovremmo ricorrere alla sola quantità in ingresso, cioè i 4 metri cubi al secondo che scendono a fondovalle. A quel punto sarà inevitabile razionare ulteriormente il servizio ai nostri soci. Già oggi come oggi abbiamo dimezzato le forniture sull’asta del Meduna: se non avessimo adottato questa accortezza, le riserve tramontine risulterebbero esaurite già da un paio di settimane”.

Le stime del consorzio vengono aggiornate costantemente e girate personalmente all’assessore regionale Stefano Zannier.

Ma poco altro resta da fare. “Sinceramente possiamo solo sperare in forti e prolungate precipitazioni ma al momento i previsori meteo non ci danno alcuna buona notizia su questo fronte, anticipando temperature elevate e gran secco”, ha concluso Colussi.

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