LAMON (BELLUNO) – L’autopsia sul corpo di Riccardo Gaio, 17 anni, ucciso dal padre, ha svelato i dettagli agghiaccianti della tragedia familiare avvenuta a Oltra di Lamon venerdì scorso. La violenta aggressione subita dal giovane, che ha portato alla sua morte, è stata seguita dal suicidio del padre, che ha posto fine alla sua vita dopo aver compiuto l’omicidio.
Risultati dell’autopsia e le cause della morte
Il giovane Riccardo è stato colpito con nove coltellate al torace e alla gola, prima di essere ucciso con tre colpi alla testa, inferti con una pistola da macellazione. Un colpo fatale alla fronte ha messo fine alla vita di Vladislav, che ha scelto di togliersi la vita subito dopo aver compiuto l’atroce delitto. Le ferite sul corpo del giovane non lasciavano dubbi: il padre lo ha aggredito in modo improvviso e violento, finendolo con dei colpi di pistola.
Un atto di vendetta: le motivazioni dietro l’omicidio
Secondo quanto emerso dalle indagini, il movente dell’omicidio risiederebbe in un atto di vendetta nei confronti dell’ex moglie di Vladislav. La donna, infatti, aveva recentemente sporto denuncia per violenza contro di lui, una decisione che sembrava aver scatenato l’ira del padre. Questo rifiuto potrebbe aver alimentato ulteriormente il desiderio di vendetta di Vladislav, che ha sfogato la sua frustrazione su Riccardo, il figlio più grande.
Una tragedia familiare con implicazioni devastanti
La violenza di questa tragedia familiare ha scosso profondamente la comunità di Oltra di Lamon. La morte di Riccardo, figlio innocente di un uomo ormai sopraffatto dalla rabbia, ha lasciato dietro di sé un dolore insostenibile per la madre e la sorella. La premeditazione, evidenziata dall’uso di una pistola da macellazione, ha reso l’omicidio ancora più raccapricciante. Le indagini continueranno a fare chiarezza su come Vladislav abbia procurato l’arma, non utilizzata abitualmente.