Il Presidente del Trentino indagato, finisce a processo per la morte dell’orso M90: “Ucciso con crudeltà”
Trento, imputazione coatta per il presidente Fugatti per l’abbattimento dell’orso M90: il gip respinge l’archiviazione, indagati anche due funzionari.
TRENTO – Il gip di Trento ha disposto l’imputazione coatta nei confronti del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, per l’abbattimento dell’orso M90, respingendo la richiesta di archiviazione della Procura e accogliendo l’opposizione di associazioni animaliste tra cui Enpa.
La vicenda dell’orso M90
L’esemplare M90 era stato catturato, radiocollarato e ritenuto problematico per i frequenti avvicinamenti ai centri abitati. Nel febbraio 2024 fu abbattuto su autorizzazione provinciale e Ispra. Secondo le indagini, l’orso non fu narcotizzato prima dell’abbattimento e fu colpito da due fucilate che non ne causarono la morte immediata.
Indagini e iscritti nel registro
Oltre a Fugatti, nel registro degli indagati figurano anche due funzionari provinciali. Il gip ha motivato il provvedimento sottolineando che l’abbattimento fu effettuato in modo crudele e nonostante l’orso fosse facilmente rintracciabile tramite radiocollare.
L'uccisione
M90 era considerato pericoloso: a gennaio 2024 aveva inseguito due persone. L’abbattimento aveva suscitato polemiche pubbliche e minacce nei confronti del presidente Fugatti, tra cui una lettera contenente un proiettile. Fugatti ha dichiarato di essere pronto a presentarsi davanti al giudice per difendere le proprie posizioni.