Un viaggio nella Treviso del '500: Autunno Musicale porta in scena una festa in stile rinascimentale
A Treviso Autunno Musicale fa rivivere il Rinascimento con musiche, danza e teatro nella Sala del Vescovado.
TREVISO - La magia della Treviso del Cinquecento torna a prendere vita grazie ad Autunno Musicale, il cartellone firmato Musincantus, che sabato 22 novembre propone un appuntamento interamente dedicato alla riscoperta del patrimonio musicale rinascimentale cittadino. Nella suggestiva Sala del Vescovado, già completamente esaurita per entrambi i turni delle 17.00 e delle 19.30, il pubblico vivrà l’emozione di una vera festa del 1500, tra musiche antiche, danze e recitazione, ricreando l’atmosfera conviviale di un elegante ricevimento dell’epoca.
Una produzione che intreccia musica, danza e teatro
Il progetto nasce dall’incontro tra i preziosi manoscritti conservati nella Biblioteca Capitolare, trascritti dal Maestro Michele Pozzobon, e l’idea di rievocare un autentico momento di socialità rinascimentale.
La serata unisce infatti:
le interpretazioni della Scuola di Musica Antica di Venezia,
il lavoro di Ethos Ensemble,
le coreografie del Gruppo Danza Attitude,
la recitazione della Compagnia Teatrale Tema Cultura sotto la regia di Giovanna Cordova.
Un intreccio di arti che riporta il pubblico tra i saloni cinquecenteschi della Treviso nobile, dove il ballo, il canto e la poesia scandivano le occasioni sociali più raffinate.
Le “musiche ritrovate” della Biblioteca Capitolare
Il cuore dell’evento è il repertorio profano della Biblioteca Capitolare: sette madrigali di autore ignoto e quattro villanelle alla napolitana di Giovanni Nasco, compositore fiammingo attivo a Treviso tra il 1510 e il 1561.
Gli spartiti originali andarono distrutti nel bombardamento del 1944, ma una scoperta recente ha permesso di recuperarli grazie a un codice anonimo ottocentesco custodito alla Biblioteca Marciana di Venezia.
Da questo ritrovamento è nato anche il volume “Musiche Ritrovate” di Michele Pozzobon (Diastema Studi e Ricerche), che sarà presentato sabato 6 dicembre alle 10.00 all’Oratorio Oikos del Duomo.
Una rievocazione costruita con rigore storico e visione artistica
Questa rievocazione non è solo uno spettacolo, ma una ricostruzione immaginifica basata su fonti storiche che permette di ritrovare l’eco degli intrattenimenti che un tempo animavano i palazzi cittadini.
La Treviso del tempo era frequentata da maestri di grande fama: Giovanni Nasco, Francesco Santacroce, Innocenzo Alberti, Giovanni Zappasorgo, Giuseppe Policretto.
Proprio a questi musicisti è dedicato il progetto che guida il pubblico dentro un clima di festa, tra suoni, passi di danza e voci narranti.
Gli interpreti e le realtà coinvolte
L’esecuzione musicale è affidata agli allievi della Scuola di Musica Antica di Venezia, punto di riferimento internazionale per lo studio della prassi esecutiva antica, e a Ethos Ensemble, gruppo vocale strumentale dedicato al repertorio rinascimentale e contemporaneo sotto la direzione del Maestro Pozzobon.
Le coreografie sono curate dal Gruppo Danza Attitude di Roncade, guidato da Rosanna Cannavacciuolo, mentre la parte teatrale è nelle mani della Compagnia Tema Cultura.
L’evento è sostenuto dalla BCC Pordenonese e Monsile.
Il prossimo appuntamento: Giuseppe Verdi in Cattedrale
Autunno Musicale prosegue sabato 29 novembre con un nuovo incontro dedicato alla grande musica sacra.
Nella Cattedrale di Treviso, alle 20.45, verranno eseguiti i “Quattro pezzi sacri” di Giuseppe Verdi, nella versione per coro e organo.
Protagonisti della serata:
l’organista Silvio Celeghin,
il coro Kairos Vox,
la direzione di Alex Betto.
Una scelta che valorizza un Verdi più intimo, raffinato e spirituale, capace di raccontare un volto meno noto ma straordinariamente espressivo del grande compositore.