TRIESTE – Un giovane cittadino cinese, 21 anni, è stato arrestato con l’accusa di aver favorito l’ingresso irregolare di cinque connazionali sul territorio italiano.
Il fatto è avvenuto nella zona di Muggia, in un’area boscosa adiacente via delle Noghere.
L’intercettazione e il blocco del veicolo sono stati realizzati dai Carabinieri della Sezione Operativa del Comando Compagnia di Trieste.
Durante un servizio di pattugliamento in borghese, i militari hanno notato movimenti sospetti all’interno della vegetazione. Alcuni individui si aggiravano con fare circospetto, insospettendo i carabinieri che hanno deciso di monitorare la situazione a distanza. Dopo circa trenta minuti è giunta un’autovettura con targa italiana, al cui interno si trovava un solo conducente.
L’uomo, dopo essersi fermato accanto al gruppo, ha fatto salire tutti i presenti a bordo del veicolo. A quel punto i carabinieri sono entrati in azione, bloccando l’automobile e identificando i soggetti.
Irregolarità e arresto immediato
Il conducente è risultato privo di documenti di identità, patente di guida e assicurazione del veicolo. Inoltre, al momento del fermo, era in possesso di una somma in contanti pari a circa tremila euro, circostanza che ha ulteriormente aggravato la sua posizione.
I cinque passeggeri, quattro uomini – tra cui un minorenne – e una donna, erano tutti cittadini cinesi, sprovvisti di permesso di soggiorno o altra documentazione che giustificasse la loro presenza in Italia.
Arresto e confisca del veicolo
Tutti i fermati sono stati condotti presso la caserma di via Hermet per completare le formalità di rito. Al termine degli accertamenti, il giovane passeur è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale locale, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
I cinque passeggeri sono stati invece denunciati a piede libero per ingresso irregolare nel territorio italiano. Il mezzo usato per il trasporto, insieme alla cospicua somma di denaro, è stato sequestrato dalle forze dell’ordine.
Indagini in corso per risalire alla rete dietro il trasporto
Secondo indiscrezioni, sono in corso ulteriori accertamenti per comprendere se il giovane arrestato sia parte di un’organizzazione più ampia dedita al traffico di migranti lungo la cosiddetta rotta balcanica, una delle direttrici più utilizzate per raggiungere il territorio italiano. La sua mancanza di documenti e l’ingente quantità di denaro in suo possesso alimentano il sospetto di un possibile coinvolgimento sistematico.
Le autorità stanno cercando di ricostruire i contatti del passeur e i canali attraverso cui avviene il reclutamento e il trasporto dei migranti, anche attraverso l’analisi di dispositivi elettronici eventualmente sequestrati e grazie alla collaborazione con le forze dell’ordine dei paesi confinanti.