Trieste, incendi e auto distrutte a Borgo San Sergio: arrestato il piromane
Notte di incendi a Trieste: sette auto e quattro moto distrutte. La Polizia locale arresta il presunto piromane.
TRIESTE – Una notte di paura e devastazione ha scosso Borgo San Sergio, dove una serie di incendi dolosi ha colpito veicoli in sosta nel parcheggio del comprensorio Ater di via Grego, davanti alle note “case dei puffi”. Un’azione violenta e ripetuta che ha portato, poche ore dopo l’ultimo rogo, all’arresto di un triestino, individuato dalla polizia locale.
L’episodio più grave si è verificato nel cuore della notte, quando le fiamme hanno avvolto numerosi mezzi parcheggiati nel piazzale del complesso residenziale. Il bilancio è pesante: sette auto e quattro motocicli coinvolti, con cinque veicoli completamente distrutti e altri due danneggiati in modo parziale. Le fiamme hanno rapidamente attirato l’attenzione dei residenti, svegliati da fumo, odore acre e rumori provenienti dal parcheggio.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno domato l’incendio e proceduto alla bonifica dell’area e dei mezzi andati a fuoco, evitando che il rogo potesse estendersi ulteriormente o coinvolgere le strutture abitative circostanti. Un’operazione delicata, resa necessaria dall’elevato numero di veicoli interessati e dalla vicinanza agli edifici.
Fin dalle prime fasi dell’intervento, la pista dolosa è apparsa chiara. Le modalità e la concentrazione dei danni hanno indirizzato immediatamente le indagini verso l’ipotesi di un’azione intenzionale. La polizia locale di Trieste, che da tempo monitorava la situazione, è riuscita a individuare e fermare il presunto piromane all’alba, a poche ore dall’ultimo incendio.
Secondo quanto emerso, l’uomo è ritenuto responsabile anche di altri incendi ai danni di auto in sosta avvenuti in precedenza, elemento che rafforza il quadro accusatorio nei suoi confronti.
Durante le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza, è intervenuta anche la polizia di Stato, per quanto di competenza, a supporto delle attività e degli accertamenti. L’arresto ha posto fine a una sequenza di episodi che aveva generato preoccupazione e allarme tra i residenti del quartiere, restituendo un primo segnale di risposta concreta da parte delle istituzioni.