“Bambini senza nome”: su Rai1 lo speciale girato a Trieste con i vincitori del Premio Luchetta

Su Rai1 lo speciale “Bambini senza nome”, girato a Trieste e dedicato ai vincitori del Premio Luchetta.

05 dicembre 2025 10:23
“Bambini senza nome”: su Rai1 lo speciale girato a Trieste con i vincitori del Premio Luchetta -
Condividi

TRIESTE Una Trieste sospesa tra storia, mare e memoria farà da scenografia al nuovo speciale Rai “Bambini senza nome”, in onda su Rai1 sabato 6 dicembre in seconda serata. Un appuntamento ormai tradizionale che rinnova l’impegno del Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta nel raccontare le storie più difficili legate all’infanzia violata, attraverso la voce delle giornaliste e dei giornalisti premiati nella 22ª edizione.

Lo speciale, prodotto dalla Rai, sarà condotto da Manuela Moreno, volto storico dell’informazione italiana, e si arricchirà del contributo dell’attore Flavio Insinna, che darà voce a poesie e testi legati ai temi trattati, nel ruolo di narratore.

Un racconto che attraversa Trieste e i suoi luoghi simbolo

Le riprese hanno toccato alcuni dei luoghi più suggestivi della città, trasformandoli in una cornice emotiva che accompagna le testimonianze dei vincitori del Premio Luchetta.

Dalle immagini al tramonto sul golfo alla maestosità della Grotta Gigante, fino ai tunnel della Kleine Berlin, la rete di gallerie antiaeree della Seconda guerra mondiale: ogni ambientazione diventa parte del racconto, un ponte tra passato e presente.

Il progetto ha coinvolto una vera rete di realtà del territorio, tra cui Comune di Trieste, famiglia Cattaruzza e l’equipaggio del rimorchiatore Centurion, la FVG Film Commission, Promoturismo FVG, il Teatro Stabile Sloveno, il Club Alpinistico Triestino, l’Unione degli Istriani e il Museo di Carattere Nazionale.

Al centro, il giornalismo che dà voce ai bambini dimenticati

Il documentario raccoglie le testimonianze delle giornaliste e dei giornalisti premiati dalla giuria presieduta da Marco Damilano. Sono storie che riportano l’attenzione sulle periferie del mondo, sui luoghi dove i diritti dell’infanzia vengono negati ogni giorno, su vite spezzate o invisibili che rischiano di scomparire dal dibattito pubblico.

“Bambini senza nome” è l’espressione di un giornalismo che indaga, approfondisce, non si limita alla superficie. Un giornalismo che illumina ingiustizie e drammi troppo spesso ignorati.

La Fondazione Luchetta e l’eredità dei suoi valori

Lo speciale offre anche l’occasione per raccontare il lavoro della Fondazione Luchetta, da oltre trent’anni impegnata nel sostegno ai bambini feriti da guerre, violenze e povertà.

Interverrà la presidente Daniela Schifani Corfini Luchetta, moglie di Marco Luchetta, per ribadire l’impegno della Fondazione e del Premio, nato in memoria di Marco Luchetta, Alessandro Saša Ota, Dario D'Angelo – uccisi a Mostar il 28 gennaio 1994 – e Miran Hrovatin, assassinato con Ilaria Alpi a Mogadiscio il 20 marzo 1994.

Trieste, città di confine e di incontri, nel ruolo di voce narrante

Trieste, con la sua identità fatta di frontiere, culture incrociate e memorie stratificate, diventa una voce narrante speciale. La città accompagna le storie con la sua geografia e il suo passato, offrendo al pubblico una prospettiva unica sul tema dell’infanzia negata e sul valore del racconto giornalistico.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail