Finta emergenza bancaria: due impostori tentano un raggiro da 60mila euro a un’anziana
Truffa telefonica bloccata a Monfalcone: due arresti e refurtiva recuperata grazie alla rapidità della vittima e dei Carabinieri.
MONFALCONE – Nel pomeriggio del 1° dicembre 2025, un’operazione condotta dai Carabinieri del N.O.R.M. – Aliquota Operativa, affiancati dall’Aliquota Radiomobile della Compagnia locale, ha portato all’arresto in flagranza di due individui sorpresi mentre cercavano di sottrarre denaro e preziosi a una pensionata tramite un complesso e ingannevole meccanismo telefonico. Un episodio che conferma quanto queste truffe siano sempre più studiate nei dettagli e quanto la rapidità delle vittime nel chiedere aiuto possa cambiare l’esito degli eventi.
Un raggiro costruito con messaggi, chiamate e identità inventate
La vicenda ha avuto inizio con un SMS artefatto, concepito per imitare una comunicazione ufficiale del sistema bancario Nexi. Nel testo si parlava di presunte operazioni sospette sul conto della donna, invitandola a contattare un numero che appariva come servizio antifrode. Una volta richiamato, dall’altra parte della cornetta rispondeva un sedicente operatore che, con tono allarmante, pretendeva informazioni riservate, comprese quelle relative all’indirizzo dell’abitazione, sostenendo che “il saldo era a rischio”.
La pensionata, intuendo che qualcosa non quadrava, ha avuto la lucidità di rivolgersi immediatamente alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Monfalcone per verificare l’attendibilità della comunicazione. Nel frattempo, però, i falsi truffatori hanno rincarato la dose: una seconda telefonata, questa volta da un uomo che si qualificava come “ispettore di Polizia del Commissariato”, le intimava di preparare tutto l’oro e il contante conservati in casa per un presunto intervento di messa in sicurezza. Per rendere la messinscena ancora più convincente, sosteneva che avrebbe mandato all’abitazione due agenti in borghese.
Un elemento ha però smascherato l’inganno: l’indirizzo indicato dall’uomo, via Sant’Anna 4, corrisponde esattamente alla sede della Compagnia Carabinieri che di lì a breve avrebbe fermato i due malviventi. Un errore che ha reso ancora più evidente la falsità dell’intera situazione.
L’operazione dei carabinieri e l’arresto in flagranza
All’arrivo dei militari, è stato chiesto alla donna di mantenere attiva la conversazione telefonica per guadagnare tempo e consentire l’intervento. Parallelamente, una squadra in abiti civili ha preso posizione all’interno dell’abitazione, predisponendo un appostamento silenzioso e meticoloso in attesa che i falsi emissari si presentassero alla porta.
Il piano dei truffatori prevedeva il ritiro di un pacco contenente 41.000 euro in contanti e circa 20.000 euro in monili d’oro, beni raccolti dall’anziana come richiesto dagli impostori. Ma appena i due uomini hanno varcato la soglia per impossessarsi del bottino, i Carabinieri sono intervenuti, bloccandoli e procedendo all’immediato arresto. L’intera refurtiva, già pronta a passare di mano, è stata recuperata e restituita alla sua legittima proprietaria.
Prevenzione, incontri e informazione per tutelare gli anziani
Da tempo il Comando Provinciale di Gorizia sta portando avanti una vasta campagna di sensibilizzazione, fatta di incontri nelle sale comunali, riunioni nelle parrocchie e momenti di confronto dedicati agli anziani, fascia di popolazione maggiormente esposta a tecniche di manipolazione sempre più elaborate. Durante queste iniziative, i militari spiegano come identificare i metodi più ricorrenti utilizzati dai truffatori, insegnando a distinguere le comunicazioni autentiche da quelle fraudolente.