Le Truppe Alpine dell’Esercito celebrano 153 anni di storia a Bolzano
A Bolzano la celebrazione dei 153 anni delle Truppe Alpine con cerimonia, onori ai Caduti e riflessione sul ruolo attuale del Corpo.
BOLZANO – Le Truppe Alpine dell’Esercito Italiano hanno celebrato il 153° anniversario della loro fondazione, una ricorrenza che riafferma il valore, la tradizione e lo spirito di servizio di uno dei corpi più amati e rispettati del Paese. La cerimonia principale si è svolta a Bolzano, sede del Comando Truppe Alpine, con la partecipazione di autorità civili e militari, rappresentanze di tutti i reparti e delle associazioni combattentistiche e d’arma.
La cerimonia ufficiale a Bolzano
Le celebrazioni hanno preso il via con l’alzabandiera solenne presso il Palazzo Alti Comandi, seguito dalla deposizione di una corona d’alloro in memoria dei Caduti e dalla Santa Messa officiata nella chiesa del comprensorio militare Druso.
Durante la cerimonia, il Generale di Divisione Michele Risi, Comandante delle Truppe Alpine, ha ricordato il 153° anniversario della costituzione del Corpo, avvenuta il 15 ottobre 1872 a Napoli, quando Re Vittorio Emanuele II firmò il decreto istitutivo delle prime quindici compagnie, composte da giovani reclutati nei distretti montani per difendere le frontiere alpine.
Lo spirito alpino e il legame con il territorio
Nel suo intervento, il Generale Risi ha sottolineato il forte legame con le comunità montane, un tratto distintivo che da oltre un secolo e mezzo caratterizza le penne nere. Ha inoltre richiamato l’impegno costante dei reparti lungo le direttrici di tecnologia, addestramento e valori, che rendono gli Alpini una realtà sempre attuale e proiettata verso il futuro.
L’addestramento in quota e la capacità operativa
Fin dalle origini, le Truppe Alpine si sono distinte per l’addestramento in quota e la capacità di operare in condizioni climatiche difficili, qualità che garantiscono versatilità e prontezza d’impiego in ogni scenario operativo. Queste caratteristiche restano oggi alla base della loro identità, rendendole un punto di riferimento per l’Esercito Italiano anche nelle missioni internazionali.
Le missioni e gli interventi umanitari
Nel corso della loro lunga storia, gli Alpini sono stati protagonisti in operazioni militari e di soccorso in Italia e all’estero. Dal terremoto di Messina e Reggio Calabria del 1908, passando per il disastro del Vajont e il sisma in Friuli del 1976, fino alle più recenti emergenze nell’Italia centrale, il loro contributo è stato fondamentale nel portare aiuto e solidarietà alle popolazioni colpite.
Oggi le Truppe Alpine sono impegnate in missioni internazionali: in Libano con la Brigata Alpina “Taurinense” nell’ambito della missione UNIFIL delle Nazioni Unite, e in Ungheria con la Brigata Alpina “Julia”, che opera sul fianco orientale della NATO all’interno della forza di reazione rapida. Importante anche la partecipazione all’operazione “Strade Sicure” insieme alle Forze dell’Ordine in molte città italiane e nelle attività di sicurezza e soccorso sulle piste da sci.
L’eccellenza nell’addestramento e nella ricerca
Un ruolo di primo piano è svolto dal Centro Addestramento Alpino di Aosta, che rappresenta una fucina di eccellenze nel campo dell’alpinismo e degli sport invernali. Qui si svolge anche un’intensa attività di ricerca scientifica e tecnologica attraverso il progetto “Campo Alta Quota”, sviluppato sul Monte Bianco in collaborazione con il CNR e numerosi atenei italiani. L’obiettivo è studiare il comportamento di uomini ed equipaggiamenti in condizioni estreme, simili a quelle artiche, per migliorare la sicurezza e la preparazione delle truppe.
L’impegno e i valori condivisi con l’ANA
Le Truppe Alpine possono contare sul costante sostegno dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA), che tramanda le tradizioni e i valori del Corpo attraverso un impegno civico diffuso su tutto il territorio nazionale. L’ANA continua a essere un pilastro nella solidarietà, nella prevenzione e nel soccorso in caso di calamità naturali, contribuendo a mantenere viva la memoria delle penne nere e a trasmettere alle nuove generazioni lo spirito di servizio che le contraddistingue.
Le autorità presenti e le celebrazioni diffuse
Alla cerimonia di Bolzano hanno partecipato il Commissario Straordinario del Governo Vito Cusumano, il vicepresidente della Provincia Autonoma di Bolzano Marco Galateo, il Sindaco Claudio Corrarati, e numerose autorità civili e militari della Provincia. Presenti anche le rappresentanze dei reparti dell’Esercito del Trentino-Alto Adige: il 2° Reggimento Trasmissioni Alpino di Bolzano, il Reggimento Logistico “Julia” di Merano, il 2° Reggimento Genio Guastatori di Trento, il 5° Reggimento Alpini di Vipiteno, il 6° Reggimento Alpini di Brunico, il 4° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Altair” e il 4° Reparto Infrastrutture di Bolzano.
Parallelamente, l’anniversario è stato celebrato anche a Torino, Udine e Aosta, rispettivamente sedi dei comandi delle brigate Taurinense, Julia e del Centro Addestramento Alpino, a testimonianza della diffusa partecipazione e del profondo legame che unisce il Corpo Alpino alle comunità e ai territori di montagna.