Gradisca d’Isonzo accoglie ‘Ubi maior’: sul palco Leo Gassmann e Sabrina Knaflitz

‘Ubi maior’ arriva a Gradisca d’Isonzo con Leo Gassmann e Sabrina Knaflitz in un’intensa storia di legami familiari.

10 dicembre 2025 15:48
Gradisca d’Isonzo accoglie ‘Ubi maior’: sul palco Leo Gassmann e Sabrina Knaflitz -
Condividi

GRADISCA D’ISONZO – Cresce l’attesa per l’esclusiva regionale che sabato 13 dicembre, alle 21, porterà al Nuovo Teatro Comunale lo spettacolo ‘Ubi maior’, un racconto profondo e vibrante interpretato da Leo Gassmann – di recente confermato tra i partecipanti al prossimo Festival di Sanremo – e da Sabrina Knaflitz, sua madre anche nella vita reale. Un appuntamento molto atteso dal pubblico, che potrà accedere alla biglietteria già un’ora prima dell’inizio.

Un intreccio familiare tra successi, fragilità e segreti

La storia ruota intorno a Tito, ventenne dal carattere solare, talento riconosciuto della scherma e atleta capace di scalare i vertici internazionali fino a conquistare l’oro olimpico. Il successo agonistico gli ha aperto le porte di sponsor e notorietà, mentre gli allenamenti, i lunghi viaggi e i continui spostamenti lo hanno portato a crescere lontano dalla routine quotidiana della famiglia.

Nonostante ciò, Tito sceglie di vivere da solo senza distaccarsi troppo dai suoi affetti. La sua quotidianità cambia quando, allarmato da un messaggio del padre, rientra in casa e scopre una leggerezza commessa da Lorena, sua madre, che la pone in una situazione delicata con un individuo tutt’altro che rassicurante. È un momento decisivo: Tito deve affrontare una sfida nuova, lontana dalle pedane dove è abituato a vincere e costellata da tensioni emotive che mettono alla prova il suo equilibrio.

In questo percorso emergono lati inediti di ogni personaggio: Lorena mostra fragilità mai svelate, il padre Giancarlo cambia prospettiva, e lo stesso Tito rivela una maturità inattesa. Per sistemare ciò che si è incrinato, dovrà mettere da parte parte dei suoi principi più radicati e ridimensionare il proprio orgoglio. Una storia che si muove sul filo dei rapporti familiari, tra responsabilità, amore e crescita personale.

La visione del regista Enrico Maria Lamanna

L’opera prende vita attraverso la regia di Enrico Maria Lamanna, che racconta così il suo lavoro: ritrovare emozioni, riscoprire la collaborazione con l’autore Franco Bertini, definito “meraviglioso, coraggioso ed entusiasta”, e dirigere una coppia scenica speciale come Knaflitz e Gassmann.

Lamanna descrive lo spettacolo come un affresco di situazioni vivaci e complesse: una famiglia folle e moderna, un mafioso esigente, un figlio talentuoso ma pressato dal proprio ruolo, una madre con un segreto da custodire e un padre vicino a una crisi di nervi. Il tutto, impreziosito da un colpo di scena che mescola commozione, ironia e tensione.

Tra luci cinematografiche, momenti musicali e dissolvenze che scandiscono i passaggi emotivi, Lamanna presenta quella che definisce «una creatura forse un po’ scorretta, ma divertente e a tratti profondamente commovente».

L’appuntamento al teatro

Il pubblico potrà acquistare i biglietti direttamente in teatro: la biglietteria aprirà un’ora prima dell’inizio dello spettacolo, offrendo a tutti la possibilità di assicurarsi un posto per una serata che promette intensità, autenticità e un racconto familiare capace di toccare corde universali.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail