Ucraina, Zelensky: "Se chiedo soldati alla Nato, gli alleati mi abbandonano"

L'Ucraina chiede l'adesione alla Nato per la sua sopravvivenza

Il presidente ucraino Volodymir Zelensky sottolinea l'importanza dell'adesione dell'Ucraina alla Nato per garantire la sopravvivenza del paese, che è in conflitto con la Russia da oltre 1000 giorni.

Zelensky esclude l'opzione di un'adesione parziale alla Nato, affermando che "Una parte del territorio dell'Ucraina non può essere invitata nella Nato. Sarebbe un riconoscimento automatico del fatto che tutti gli altri territori non solo siano in pericolo ma che non siano nemmeno ucraini", precisando le sue parole dopo un'intervista a Sky News.

In un'intervista, Zelensky aveva proposto di collocare i territori controllati da Kiev sotto l'ombrello della Nato per fermare la guerra e prevenire ulteriori aggressioni russe, avviando poi un percorso di negoziati per recuperare i territori considerati annessi dalla Russia.

Tutta l'Ucraina nella Nato

Zelensky ribadisce che l'Ucraina non accetterà un'adesione parziale alla Nato. "Se c'è un invito, deve essere rivolto a tutti i territori. Comprendiamo che i paesi membri della Nato non vogliano essere coinvolti nella guerra in Ucraina, ma abbiamo bisogno di garanzie di sicurezza e di armi per difenderci prima di qualsiasi negoziato con la Russia", afferma.

Zelensky sottolinea che la Russia può contare sul sostegno di soldati nordcoreani nella regione di Kursk, mentre l'Ucraina combatte da sola. Non chiediamo ai partner di inviare soldati sul nostro territorio, ma se fosse necessario, lo faremmo. La sicurezza dell'Ucraina è una priorità", conclude Zelensky.

In Europa si discute della possibilità di inviare istruttori in Ucraina, ma Zelensky chiarisce che non può correre il rischio di perdere il sostegno dei partner. "Se mi chiedete se mi piacerebbe, sì", ammette Zelensky.