Bordin a Udine contro la criminalità organizzata: «Dobbiamo avere il coraggio di fare la differenza»

Evento “Davide vs Golia” a Udine: giovani, studenti e esperti riflettono sul contrasto alla criminalità organizzata.

09 dicembre 2025 16:59
Bordin a Udine contro la criminalità organizzata: «Dobbiamo avere il coraggio di fare la differenza» -
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UDINE – “Dobbiamo avere il coraggio di fare la differenza per il bene comune, senza girare lo sguardo al cospetto dell'illegalità. Il contrasto al crimine organizzato è un tema importante sul quale la Regione, attraverso l'Osservatorio antimafia, pone grandissima attenzione, tenendo ben conto della valenza del dialogo e il confronto con le giovani generazioni, soprattutto su tematiche legate al rispetto della legalità”. È quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, aprendo in via telematica l’evento “Davide vs Golia: l'importanza del gesto individuale contro il sistema criminale”, organizzato dall’Osservatorio regionale Antimafia (Ora) presieduto da Barbara Clama.

Criminalità e prevenzione tra le giovani generazioni

La criminalità organizzata è cambiata – ha sottolineato Bordin – passando dalle azioni violente, come gli attentati storici, a nuovi modi di manifestarsi. L’attenzione non deve mai abbassarsi, l’impegno mai ridotto e l’azione di contrasto sempre intensificata, coinvolgendo i più giovani. Il Friuli Venezia Giulia è meno toccato da queste criticità rispetto ad altre regioni, ma rimane fondamentale il controllo costante da parte di Forze dell’ordine e magistratura. Eventi come questo sono essenziali per contrastare intelligentemente l’illegalità. Le istituzioni non mollano”.

All’incontro, svoltosi presso l’auditorium Comelli, hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, giornalisti, esponenti dell’imprenditoria, delle Forze dell’ordine e studenti provenienti da diversi istituti della città e da Pordenone. Durante l’evento sono stati consegnati riconoscimenti ai tirocinanti e ai vincitori del concorso dell’Osservatorio, dedicato a tesi di laurea sulla legalità e la criminalità organizzata.

Il valore del gesto individuale

Un’emozione avere così tanti partecipanti – ha dichiarato Clama – per riflettere sul valore di un gesto individuale e non voltarsi dall’altra parte davanti a qualcosa di minaccioso. La nostra vita è fatta di scelte che possono fare la differenza. Voi giovani siete i veri Davide della società, potete compiere gesti significativi. Ogni Davide ha un’arma fondamentale rappresentata dalla coscienza”.

Testimonianze di coraggio e legalità

L’imprenditore locale Vittorio Petrucco ha raccontato la propria esperienza: “Quando ti trovi in certe situazioni, pensi di andartene, ma l’alternativa è cercare qualcuno con cui ragionare su cosa fare. Avevo già un rapporto con la Direzione investigativa antimafia (Dia) e ho fatto la mia scelta”.

Non capita tutti i giorni di ricevere un imprenditore che denuncia formalmente quanto accaduto – ha aggiunto Luca Petrocchi della Dia di Trieste – La soddisfazione più grande è stata vedere i risultati delle indagini e il sollievo di chi decide di investire con le proprie attività sui territori”.

Educazione e ricerca sulla criminalità organizzata

Studenti e tirocinanti hanno presentato progetti e ricerche. Laura Imbalzano ha illustrato, insieme al procuratore capo di Trieste Patrizia Castaldini, il lavoro sulla prevenzione e il contrasto alla criminalità organizzata, dall’analisi delle norme alla creazione del Codice antimafia. Castaldini ha sottolineato: “La mafia ha cambiato pelle, passando dalle stragi alle infiltrazioni in politica. È fondamentale rilevare i reati spia economici per capire la presenza della criminalità nel territorio”.

Altri interventi hanno trattato l’arresto e la scarcerazione del boss Giovanni Brusca, il ruolo dei media nella narrazione della mafia, i traffici illeciti e le ricadute economiche, e i danni ambientali delle attività illecite.

Conclusione e premiazioni

In chiusura, il vicesindaco di Udine Alessandro Venanzi e il volontario della Croce Rossa Paolo Toffoli hanno portato i saluti, mentre sono stati premiati i migliori elaborati: Eva Marcinko sulla rotta balcanica e crimine organizzato, Sofia Tell sul caporalato e Silvia Rovere sul concorso esterno all’attività illegale delle imprese.

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