Udine. Nuove rotonde in viale Venezia: "gli alberi non si tocchino"
UDINE. Giù le mani dai platani! Gli alberi di viale Venezia sono soggetti a tutela storica, visto il viale napoleonico è un viale storico (d.lgs 4/2004). A ribadire la storicità e l'annessa salvaguard...
UDINE. Giù le mani dai platani! Gli alberi di viale Venezia sono soggetti a tutela storica, visto il viale napoleonico è un viale storico (d.lgs 4/2004).
A ribadire la storicità e l'annessa salvaguardia è la stessa Soprintendenza regionale in una lettera di risposta alla richiesta di chiarimenti sui lavori in vista della realizzazione delle rotonde che provocheranno anche l'abbattimento dei platani.
“Nella lettera firmata dalla Soprintendente FVG Simonetta Bonomi – rende noto la cittadina udinese Clara Moro attiva nella difesa del verde e della natura – si fa esplicitamente riferimento alla strada storica costruita da Napoleone e denominata strada d'Italia fino al 1866”, inoltre la Soprintendente aveva suggerito di contattare la Forestale regionale.
“Abbiamo contattato anche la Forestale che ci aveva risposto, con la firma del direttore Guglielmo Galasso, dicendoci che il controllo sulla situazione fitosanitaria va richiesto dall'amministrazione comunale, mentre il privato cittadino può chiedere all'ERSA un parere”, aggiunge Clara Moro che chiede all'amministrazione comunale in base a quali criteri verranno abbattuti i platani. “Sono forse malati? Sono instabili?”.
Visto che non è stata eseguita alcuna perizia in merito, e i platani monumentali difficilmente sono instabili, evidentemente l'unica risposta è che viene tolto il verde in nome degli interessi dei centri commerciali. “Strano, visto che il vicesindaco Michelini aveva inizialmente assicurato sul giornale che nessun albero sarebbe stato abbattuto e oggi si smentisce nuovamente”.
Il progetto era già stato deciso dall'amministrazione precedente? “Non è una giustificazione: l'attuale amministrazione può modificarlo salvaguardando gli alberi monumentali!”.
Clara Moro, oltre a ricordare che la famosa convocazione richiesta non è mai stata organizzata, manda un segnale chiaro: “Dopo la mostra di Udine con il teatro Eden distrutto, ovvero gli orrori e le distruzioni commessi in passato, non si vorrebbe vedere in futuro una mostra dell'orrore con il deserto al posto degli alberi abbattuti... e rimpiangere il verde che avevamo (a questo proposito la mostra si sarebbe dovuta nominare non 'come eravamo', ma 'come avremmo potuto essere')”.
Non è sufficiente che il vicesindaco dichiari che “gli alberi verranno ripiantati. Il nuovo non può sostituire la storicità dell'antico, questo principio vale anche per la natura. E' come dire: bruciamo la foresta, poi ripiantiamo comunque degli alberi...”. Pare infine alquanto stridente che l'amministrazione pubblica assuma decisioni in netta controtendenza rispetto all'ondata di Green New Deal, Agenda 2030 sulla sostenibilità e tutte le iniziative correlate alla salvaguardia dell'ambiente.
Alla Soprintendenza regionale e alla Forestale regionale si chiede un intervento urgente.