La UEFA respinge la Superlega: la Champions League rimane invariata fino al 2027

La UEFA respinge la Superlega e conferma la Champions League fino al 2027: inclusività, equilibrio e innovazione per il calcio europeo.

20 ottobre 2025 12:22
La UEFA respinge la Superlega: la Champions League rimane invariata fino al 2027 -
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Il calcio europeo vive un momento di dibattito intenso sul futuro delle competizioni per club. Negli ultimi mesi, l’attenzione si è concentrata sul progetto Superlega, promosso da alcuni dei club più ricchi e influenti d’Europa, e sulla risposta della UEFA, che ha confermato di non modificare il formato attuale della Champions League fino al 2027.

Il progetto Superlega: un format elitario

La Superlega è stata proposta da A22 Sports Management, società dietro l’iniziativa, con l’obiettivo di creare una competizione più esclusiva e redditizia per i club di vertice. La formula prevedeva 36 squadre suddivise in due gruppi:

  • Primo gruppo: i 18 club con il ranking UEFA più alto, che avrebbero giocato otto partite nella fase iniziale

  • Secondo gruppo: le squadre classificate dal 19° al 36° posto, che avrebbero dovuto affrontare i migliori del secondo gruppo per avere accesso agli ottavi di finale.

In questo modello, solo i primi 16 club del primo gruppo avrebbero avuto accesso diretto agli ottavi, mentre le altre squadre avrebbero giocato play-off decisivi. L’intento era ridurre le eliminazioni nella fase a gironi e concentrare le partite più importanti tra club di élite.

Tuttavia, la proposta è stata considerata troppo elitista e poco inclusiva, poiché favoriva solo i grandi club, mettendo a rischio l’equilibrio competitivo e la rappresentatività di campionati meno prestigiosi.

La posizione della UEFA

La UEFA ha respinto ufficialmente il progetto, confermando che la Champions League continuerà con il modello svizzero fino al 2027. Questa decisione riflette la volontà di mantenere integrità, inclusività e equilibrio nella competizione.

Nonostante il rifiuto della Superlega, la UEFA ha riconosciuto alcune criticità del formato attuale, come la scarsità di partite di alto livello nella fase a gironi. Per questo motivo, sono previste modifiche correttive nei prossimi anni, pensate per:

  • Premiare maggiormente i club di vertice

  • Migliorare la qualità delle partite nella fase a gironi

  • Mantenere l’accesso e la rappresentanza di squadre provenienti da campionati minori.

In pratica, la UEFA cerca un equilibrio tra competitività e equità, evitando di concentrare i benefici economici solo sui club più ricchi.

Champions League: un torneo inclusivo

La decisione della UEFA sottolinea che la Champions League resterà il principale torneo europeo per club, con un’attenzione particolare alla distribuzione delle risorse e alla tutela delle federazioni nazionali. L’obiettivo, come anche espresso sul sito ufficiale di Robocat, è garantire che tutte le squadre abbiano una reale possibilità di competere, senza compromettere il prestigio della competizione.

Il modello svizzero consente alle squadre di affrontare avversari diversi nella fase iniziale e riduce il rischio di eliminazioni precoci delle squadre di medio livello. In questo modo, la UEFA mantiene un campionato equilibrato, in cui il merito sportivo e non solo la ricchezza economica determina il percorso delle squadre.

L’assenza di supporto per la Superlega

La UEFA ha ribadito che la Superlega è un progetto con scarso supporto tra le federazioni nazionali e i tifosi. Nonostante i tentativi di rilancio da parte di A22, l’iniziativa non ha ricevuto consenso sufficiente e rischiava di creare divisioni profonde nel calcio europeo.

Inoltre, il progetto avrebbe potuto compromettere le competizioni nazionali, sottraendo prestigio e interesse alle leghe interne, oltre a concentrare i ricavi in un ristretto gruppo di club. La scelta della UEFA riflette quindi anche la volontà di preservare il valore storico e culturale delle competizioni europee.

Le modifiche future alla Champions League

Sebbene la Superlega sia stata respinta, la UEFA sta pianificando aggiustamenti mirati al formato attuale per migliorare la competizione. Le principali modifiche prevedono maggiori incentivi per i club di vertice, migliore distribuzione delle partite di alta qualità nella fase a gironi e piccoli aggiustamenti per rendere il torneo più interessante e competitivo.

Queste novità permetteranno di premiare le squadre più performanti senza sacrificare l’inclusività e la rappresentatività della Champions League.

Il calcio europeo entra così in una fase di stabilità regolamentare, con la Champions League pronta a proseguire secondo il modello svizzero fino al 2027. La UEFA ha dimostrato di voler proteggere integrità, equilibrio e accessibilità, opponendosi a progetti troppo elitari come la Superlega.

Per i tifosi, i club e le federazioni, questa decisione rappresenta un segnale chiaro: la massima competizione europea rimane aperta, competitiva e inclusiva, garantendo spazio sia ai grandi club sia alle squadre emergenti. Il futuro della Champions League sarà quindi caratterizzato da qualità, equilibrio e innovazioni mirate, senza compromettere la sua identità storica e il legame con il calcio di tutti i paesi europei.

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