Viaggio nei popoli del Nord Est Italia: saldi, onesti, lavoratori ma anche giocatori!

Il filosofo contemporaneo Giuseppe Imbucci sosteneva nei suoi studi sul gioco d’azzardo che  “nei periodi di crisi economica, valoriale e di incertezza per il futuro, il gioco d’azzardo può svolgere u...

30 ottobre 2023 05:20
Viaggio nei popoli del Nord Est Italia: saldi, onesti, lavoratori ma anche giocatori! -
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Il filosofo contemporaneo Giuseppe Imbucci sosteneva nei suoi studi sul gioco d’azzardo che  “nei periodi di crisi economica, valoriale e di incertezza per il futuro, il gioco d’azzardo può svolgere una funzione compensatoria nei confronti del malessere della vita, occasione per fantasticare mete di successo che appaiono altrimenti irraggiungibili; incanala frustrazioni e favorisce modalità regressive di funzionamento psichico con il prevalere del pensiero magico. Nei momenti di benessere economico risponde a una funzione di tipo ludico”. 

In questo momento storico non ci troviamo certo in un momento di benessere economico, per cui il richiamo del gioco per alcune categorie di persone è più forte che mai. L’Italia ha in assoluto la più alta densità di slot machine di vario tipo. Da sola ne ospita ufficialmente 414.158, circa la metà di quelle presenti in tutto il territorio degli Stati Uniti. Una ogni 143 abitanti. L’avvento poi dei casinò online nel nostro paese è stata una marea che ha travolto e doppiato i punti di gioco fisici. A tal proposito la guida di siti slot online su Finaria può essere utile ad avere una panoramica più veritiera sull’espansione del fenomeno, ma può anche far capire quanto l’esperienza del gioco online possa essere più complessa e completa, affascinante e sfidante, tentatrice e remuneratice, grazie ai vari incentivi e bonus che continuamente vengono offerti ai clienti per aumentare la frequenza e il valore delle giocate. A cadere più facilmente nel vortice sono i disoccupati, seguiti da pensionati e impiegati, la liberalizzazione del gioco e il collocamento di slot machine in bar e tabaccherie ha aumentato sicuramente la base di pubblico tra i giocatori in tutta Italia, ma vediamo nello specifico come ha impattato nel nord-est . 

Il Nord Est

Guardando ai dati raccolti da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, possiamo vedere quanto siano diffuse oggi alcune pratiche di gioco. Il 41% dei nordestini ha comprato almeno un gratta e vinci nell'ultimo anno e il 17% ha giocato al superenalotto. Il 15%, invece, ha preferito il lotto e il 6% le slot machine. 

Negli ultimi anni abbiamo assistito a diversi fenomeni interconnessi e contrastanti tra loro. Se da un lato lo Stato ha permesso la diffusione del gioco d’azzardo, i Comuni hanno cercato di arginarne la diffusione, in quanto a livello regionale i rapporti dell’Azienda Sanitaria della regione Veneto ad esempio parlano di una crescente dipendenza da gioco compulsivo che interessa oltre 30000 persone. 

Tra gli operai, il 48% ha comprato un gratta e vinci, il 21% ha giocato al superenalotto e il 19% al lotto. Gli impiegati, invece, hanno mostrato una preferenza per lotto (21%) e superenalotto (24%). Tra i liberi professionisti, il 56% ha comprato un gratta e vinci, il 31% ha compilato almeno una schedina del superenalotto e l'11% ha giocato con le slot. I disoccupati, infine, sono coloro i quali amano più di tutti gli altri sia comprare gratta e vinci (62%) che giocare al lotto (28%) che tentare la sorte alle slot machine (22%).

Il volume di gioco in Friuli Venezia Giulia nel 2022 su siti legali, sfiora i due miliardi di euro. Per capire di cosa stiamo parlando basta un raffronto: la Finanziaria della Regione chiude a quasi 5 miliardi di euro. Il servizio  sanitario regionale per consentire di funzionare ha bisogno di un giro complessivo di 2 miliardi e mezzo. Insomma, con quello che i friulani giocano in un anno si potrebbe mandare tranquillamente avanti tutto il sistema sanitario del Friuli.  

Nel 2019 in regione erano presenti ben 1197 punti gioco (dati Agenzie delle Dogane e del Monopolio) con quasi 5 mila apparecchi dislocati tra bar, locali e sale apposite. In quest’ottica, tornando, però, al dato regionale, sempre nel 2019 la spesa pro capite per il gioco raggiungeva all’anno 1.300€. 

L’ultima notazione riguarda il Trentino Alto Adige. Qui, nel 2022, secondo l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sono stati spesi 339 milioni di euro in giochi d'azzardo, lotterie, poker e altri giochi di carte online. Una cifra significativamente più elevata di quella giocata nelle strutture fisiche del Trentino: cifra che si attesta a 62,90 miliardi di euro in tutto il Paese. 

Il gambling online in Trentino Alto Adige è cresciuto del 12,4% rispetto all'anno precedente e il numero di conti attivi è di 120.946. I capoluoghi di provincia, come Trento, hanno contribuito notevolmente a questo aumento. A livello nazionale, il totale del gioco d'azzardo, combinando gioco fisico ed online, nel 2022 è stato di 136 miliardi di euro, una cifra sorprendente che supera persino il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale.

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