VERONA. Gravi episodi di spaccio presso Il Bar Cavallino di via Adigetto a Verona hanno portato alla sua temporanea chiusura. Dopo un’intensa attività investigativa, la Squadra Mobile ha concluso le indagini lunedì 29 aprile con l’arresto di una donna di 38 anni, già nota alle forze dell’ordine per precedenti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Il blitz della polizia
L’operazione ha raggiunto il suo culmine quando la donna, sorvegliata per le sue frequentazioni abituali del bar, è stata colta in flagrante mentre cedeva una dose di eroina. Il tutto è avvenuto alla luce del giorno, su uno dei tavolini esterni del locale, dove la donna, in compagnia di un uomo, ha effettuato lo scambio con un altro individuo giunto poco dopo. Nonostante le cautele prese per non essere notata, la polizia è intervenuta immediatamente dopo la transazione.
Confessioni e conseguenze
L’uomo che ha ricevuto la droga è stato fermato a pochi metri di distanza, rivelando di aver pagato 20 euro per mezzo grammo di eroina. Ha inoltre confessato di aver scelto quel bar specificamente per incontrare la donna, avendola già conosciuta in precedenza per acquisti simili.
Durante la perquisizione, la donna è stata trovata in possesso di altre 10 dosi di eroina nascoste nel suo reggiseno, oltre a una somma di denaro ritenuta provento dello spaccio. Le ulteriori indagini hanno portato al ritrovamento di circa mille euro e attrezzature per il confezionamento della droga nel suo domicilio.
Provvedimenti e riflessioni
In base alle prove raccolte, il giudice ha imposto alla donna il divieto di dimora nella provincia di Verona, mentre il questore ha deciso la sospensione dell’autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande del Bar Cavallino per quindici giorni. Questa misura riflette la gravità delle attività illecite che si sono svolte all’interno del locale, trasformatosi in un punto di riferimento per lo spaccio di droga.
