UDINE – Un’importante operazione della Guardia di Finanza ha portato all’arresto di un cittadino albanese di 25 anni, accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’intervento è stato effettuato presso la barriera autostradale A23 di Ugovizza, nell’ambito di controlli mirati contro il contrabbando e le attività illecite.
Controlli e scoperte
Una pattuglia della Compagnia di Tolmezzo ha intercettato un’auto con targa albanese, a bordo della quale viaggiavano cinque individui, tutti provenienti dall’Albania. Durante il controllo, è emerso che solo due dei passeggeri possedevano un passaporto biometrico valido. La situazione ha destato sospetti, e ulteriori indagini hanno rivelato che i tre passeggeri privi di documenti avevano lanciato i loro passaporti fuori dal finestrino poco prima di essere fermati.
Rintracciamento e provvedimenti
Grazie alla collaborazione con la Polizia di Frontiera del Settore Tarvisio, le forze dell’ordine hanno rinvenuto i documenti scartati a lato della strada. Incrociando le informazioni con le banche dati disponibili, è emerso che tutti i passeggeri erano già destinatari di provvedimenti di inammissibilità emessi da diversi Paesi, tra cui Francia, Italia e Ungheria. Alcuni di loro erano già stati respinti alle frontiere di Serbia e Ungheria.
L’accordo economico
Le indagini hanno rivelato dettagli sull’itinerario seguito dai migranti e sul compenso concordato con l’autista, identificato come passeur. Si è appreso che il conducente dell’auto avrebbe ricevuto il pagamento al momento dell’arrivo in Italia. Pertanto, il 25enne è stato arrestato con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, come disposto dal Pubblico Ministero di turno. È stato condotto presso la Casa Circondariale di Udine, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il veicolo utilizzato per il trasporto è stato posto sotto sequestro.
