Un impianto di trattamento delle acque reflue, come quelli realizzati da HydroItalia (azienda leader nel Bel Paese), ha il compito di purificarle, rimuovendo inquinanti e sostanze nocive prima di reimmetterle nei fiumi o riutilizzarle.
Scopriamo in modo semplice come funziona questo processo essenziale per la tutela dell’ambiente e della salute, anche grazie agli impianti di trattamento acque reflue di HydroItalia.
Cosa sono le acque reflue e perché vanno trattate
Le acque reflue sono le acque che derivano da attività domestiche, industriali, agricole e di altri processi produttivi. In pratica, sono acque che sono state utilizzate per vari scopi e che, dopo aver acquisito sostanze inquinanti, vengono restituite all’ambiente.
Le acque reflue si dividono in:
- Acque reflue domestiche: provengono da abitazioni, come acque provenienti da lavandini, docce, WC e lavanderie.
- Acque reflue industriali: derivano da processi di produzione industriale, come la lavorazione dei metalli, la produzione chimica, o l’industria alimentare.
- Acque reflue agricole: sono quelle che provengono da attività agricole, come il drenaggio dei terreni irrigati o il lavaggio di macchinari agricoli.
Le acque reflue vanno trattate per diverse ragioni:
- Protezione della salute pubblica: Le acque reflue possono contenere batteri, virus, sostanze chimiche e altre contaminazioni che rappresentano un rischio per la salute delle persone e degli animali.
- Salvaguardia dell’ambiente: Se non trattate, le acque reflue possono inquinare corpi idrici come fiumi, laghi e mari, danneggiando gli ecosistemi acquatici, riducendo la qualità dell’acqua potabile e minacciando la fauna locale.
- Recupero delle risorse: Trattando le acque reflue, è possibile recuperare risorse come acqua potabile, energia e materiali utili (ad esempio, il biogas prodotto da alcuni trattamenti biologici).
Il trattamento delle acque reflue avviene in diverse fasi: pre-trattamento, trattamento primario, trattamento secondario e talvolta anche trattamento terziario, a seconda del tipo di contaminazione e del livello di purificazione necessario.
Le fasi principali del trattamento delle acque reflue
Il trattamento delle acque reflue avviene in più fasi, ognuna delle quali ha l’obiettivo di rimuovere determinati tipi di inquinanti. Le fasi principali del trattamento delle acque reflue sono:
1. Pre-trattamento
Questa fase è la prima e serve a rimuovere i solidi più grossolani presenti nelle acque reflue. Il pre-trattamento include:
- Grigliatura: Le acque reflue passano attraverso griglie che rimuovono detriti di grandi dimensioni come rami, plastica, vetro e altro materiale solido.
- Decantazione grossolana: Rimozione di materiali più pesanti (come sabbia e ghiaia) attraverso sedimentazione.
2. Trattamento primario
Il trattamento primario rimuove i solidi sospesi più fini e una parte del materiale organico presente nelle acque. Consiste principalmente in un processo di sedimentazione:
- Sedimentazione primaria: Le acque reflue vengono fatte riposare in grandi vasche, dove i solidi più pesanti si depositano sul fondo, formando il fango, mentre l’acqua più pulita si trova in superficie.
3. Trattamento secondario
Questa fase è fondamentale per rimuovere la maggior parte dei contaminanti organici e batteri presenti nelle acque reflue. Si basa su processi biologici:
- Trattamento biologico: Si utilizzano batteri e microrganismi che “mangiano” i composti organici disciolti nell’acqua. Ciò avviene in reattori aerobi (dove l’acqua è ossigenata) o anaerobi (dove non c’è ossigeno), che favoriscono la decomposizione biologica.
- Sedimentazione secondaria: Dopo il trattamento biologico, i microrganismi morti e i solidi rimasti si separano dal liquido per sedimentazione.
4. Trattamento terziario (facoltativo, ma utile)
Questa fase è un trattamento avanzato che si effettua se le acque devono essere ulteriormente purificate per soddisfare standard elevati, come nel caso di acque destinate al riutilizzo o per il rilascio in corpi idrici sensibili.
- Filtrazione: L’acqua passa attraverso filtri per rimuovere ulteriori particelle in sospensione.
- Trattamento chimico: Vengono aggiunti reagenti chimici per rimuovere nutrienti (come azoto e fosforo) o inquinanti specifici.
- Disinfezione: L’acqua viene trattata con processi di disinfezione (ad esempio, usando cloro o raggi UV) per uccidere i microrganismi patogeni.
5. Trattamento dei fanghi
Durante il processo di trattamento, si accumulano fanghi derivanti dalla sedimentazione e dalla crescita dei microrganismi. Questi fanghi devono essere trattati separatamente, con processi come:
- Digiuno e disidratazione: I fanghi vengono concentrati, disidratati e, a volte, stabilizzati per ridurre il volume e la tossicità.
- Biogas e compostaggio: I fanghi possono essere trattati anaerobicamente per produrre biogas (utilizzato come fonte di energia) o compostati per trasformarli in fertilizzante.
Ogni fase del trattamento ha un ruolo cruciale nella protezione dell’ambiente e della salute pubblica, riducendo l’impatto delle acque reflue sugli ecosistemi acquatici e sulle risorse idriche.
Dove finiscono le acque trattate
Le acque trattate possono seguire diversi percorsi a seconda dell’uso previsto e della qualità finale del trattamento. Ecco i principali destinatari delle acque trattate:
1. Scarico in corpi idrici (fiumi, laghi, mari)
- Dopo il trattamento, se l’acqua ha raggiunto uno standard di qualità adeguato, può essere scaricata in fiumi, laghi o mari. Questo è il percorso più comune per le acque reflue trattate a livello secondario o terziario, quando sono abbastanza pulite da non causare danni agli ecosistemi acquatici. L’acqua viene rilasciata in modo controllato per mantenere l’equilibrio ecologico e per rispettare i limiti di legge sull’inquinamento.
2. Riutilizzo per usi non potabili
- In alcuni casi, le acque trattate possono essere riutilizzate per scopi industriali, agricoli o per la produzione di energia. Ad esempio:
- Irrigazione agricola: Le acque trattate, soprattutto quelle di trattamento terziario, vengono utilizzate per irrigare i campi, riducendo la domanda di acqua potabile.
- Processi industriali: Le acque possono essere riutilizzate per processi industriali che non richiedono acqua potabile, come il raffreddamento di impianti o la pulizia di macchinari.
- Ricarica delle falde acquifere: In alcune zone, le acque trattate vengono utilizzate per ricaricare le falde acquifere, un processo che aiuta a mantenere il livello delle falde e a prevenire la salinizzazione.
3. Riutilizzo per usi potabili (in casi avanzati)
- Se l’acqua trattata è di altissima qualità (tramite tecniche avanzate come la filtrazione a osmosi inversa e la disinfezione UV), può essere destinata al riutilizzo come acqua potabile. Questo è più raro, ma in alcune aree con carenza di risorse idriche, come Singapore, vengono sviluppati impianti di trattamento avanzati che purificano le acque reflue fino a renderle sicure per il consumo umano.
4. Utilizzo per scopi pubblici
- Le acque trattate possono anche essere destinate a scopi pubblici, come il lavaggio delle strade o il raffreddamento degli impianti pubblici. In alcune città, l’acqua trattata è utilizzata per sistemi di raffreddamento di edifici, riducendo così il consumo di acqua potabile.
5. Integrazione nel ciclo naturale
- In alcuni casi, specialmente nelle aree rurali o nei trattamenti a livello di piccole comunità, le acque reflue trattate possono essere utilizzate per reattivare ecosistemi naturali, come zone umide o lagune, contribuendo così alla biodiversità e alla protezione dell’ambiente.
In generale, l’obiettivo finale del trattamento delle acque reflue è quello di restituire acqua pulita o sufficientemente purificata all’ambiente o all’uomo, minimizzando i rischi di inquinamento e preservando le risorse naturali.
Perché il trattamento delle acque reflue è importante
Il trattamento delle acque reflue è importante perché:
- Protegge la salute pubblica: Rimuove batteri, virus e sostanze pericolose.
- Preserva l’ambiente: Previene l’inquinamento di fiumi, laghi e mari.
- Consente il riutilizzo delle risorse: Permette di recuperare acqua per usi non potabili o industriali.
- Salvaguarda la biodiversità: Impedisce danni agli ecosistemi acquatici e alle specie che vi abitano.