Nel pomeriggio di oggi, i carabinieri della stazione di Jesolo hanno notificato al titolare del bar Comida, nei pressi di piazza Milano, un provvedimento di sospensione dell’attività di pubblico esercizio per la durata di sette giorni.
Il provvedimento è stato emesso dal questore di Venezia, ai sensi dell’articolo 100 del Testo unico di pubblica sicurezza. All’esterno del bar Comida, lo scorso 2 luglio, si è verificata la violenta aggressione, che ha portato a ridurre in fin di vita un 38 enne di nazionalità tunisina.
L’uomo, a torso nudo e probabilmente in stato di ebbrezza, aveva molestato gli avventori del locale. In reazione a quest’atteggiamento, quattro giovani, tutti trentenni e del posto, lo avevano aggredito con violenza a calci e pugni, fino a ridurlo in fin di vita.
Tuttora il 38 enne si trova ricoverato in prognosi riservata, e in pericolo di vita, all’ospedale dell’Angelo di Mestre. Il suo quadro clinico risulterebbe stabile.
Per il pestaggio sono stati denunciati quattro giovani, quali presunti autori. Proprio domani inizieranno, in Procura, gli interrogatori di garanzia dei giovani.
Quanto alla sospensione della licenza, il provvedimento è stato emesso sulla base delle risultanze delle indagini dei carabinieri, pienamente concordate da parte del questore nella sua veste di autorità di pubblica sicurezza.
“Il decreto infatti prescinde da qualsiasi valutazione in ordine alla responsabilità, diretta o indiretta, del gestore dell’esercizio pubblico rispetto ai fatti posti a base dello stesso”, chiariscono i carabinieri, “ma è finalizzato a evitare il protrarsi di una situazione di pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica”.
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