A Udine il comune prepara l’apertura dei musei cittadini

Si prepara l’apertura dei musei cittadini e il Comune di Udine si muove“nella consapevolezza che essi costituiscono a tutti gli effetti servizi pubblici essenziali a cui l’Amministrazione cittadina de...

17 maggio 2020 11:19
A Udine il comune prepara l’apertura dei musei cittadini -
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Si
prepara l’apertura dei musei cittadini e il Comune di Udine si muove
“nella consapevolezza che essi costituiscono a tutti gli effetti servizi
pubblici essenziali a cui l’Amministrazione cittadina deve rispondere
in termini di organizzazione, risorse umane e bilancio”, ma anche, in
questa fase, “con prudenza, gradualità e, soprattutto, in coerenza con
il principio di massima precauzione per le azioni di contenimento del
contagio”, spiega l’Assessore alla Cultura, Fabrizio Cigolot.

“Siamo
consapevoli - aggiunge - dell’attesa da parte dei nostri concittadini
per ritornare a frequentare le sedi museali e sappiamo anche
dell’importante ruolo che esse svolgono come richiamo turistico, perciò
stiamo mettendo in campo ogni sforzo per giungere all’aperura
assicurando il rispetto delle misure idonee a garantire la sicurezza dei
visitatori e dei lavoratori”. 

“Sono
convinto che riaprire, seppure gradualmente, le sedi museali - e per
prima quella del Castello - in una situazione generale così difficile ha
un forte significato per tutto quel che di positivo esse rappresentano
per la nostra città, senza dimenticare le decine di lavoratori coinvolti
e il ruolo di supporto turistico, specie in quest’anno in cui ricorre
il 250° anniversario del Tiepolo, a cui abbiamo dedicato uno specifico
progetto”.

“Abbiamo
ricevuto solo venerdì scorso le ‘Linee guida’ del Governo per la
riapertura dei musei e dei luoghi della cultura – spiega il Direttore
del Servizio, Romano Vecchiet, -  ma già da tempo, i conservatori delle
Gallerie d’arte antica e moderna, Vania Gransinigh, del Museo friulano
della Fotografia e delle Gallerie del Progetto, Silvia Bianco, del Museo
Archeologico e del Museo Etnografico, Paola Visentini, insieme alla
Direzione del Museo di Storia naturale, Giuseppe Muscio, con la
collaborazione dei referenti interni dell’Amministrazione, Lorenzo
Agostini, in veste di datore di lavoro, e Maurizio Tonetti, responsabile
della sicurezza, hanno definito in larga parte le modalità che
consentiranno di ripristinare – seppure con numeri contenuti –
l’afflusso del pubblico alla fruizione del patrimonio museale, e, nel
contempo, prevenire la potenziale diffusione del virus”.

“Nei
prossimi giorni – aggiunge la conservatrice Vania Gransinigh - si
perfezionerà l’accordo con le rappresentanze sindacali dei lavoratori e
la cooperativa che gestisce i servizi museali sulle misure organizzative
di prevenzione e protezione, si acquisiranno gli strumenti ed i
dispositivi di protezione per personale e visitatori e si procederà alla
pulizia degli spazi interni. La data della riapertura che si prospetta è
quella di giovedì 28 maggio, per le collezioni del Castello. Ma sarà la
Giunta a decidere”. 

Data
che si allinea a quella prevista dagli altri musei regionali e che
anticipa, di qualche giorno, quella delle sedi nazionali che apriranno,
salvo qualche eccezione, per la maggior parte in occasione della festa
del 2 giugno. 

Nelle
settimane successive, quindi, si prevede la riapertura di Casa
Cavazzini (11 giugno) e, poco dopo, di Palazzo Giacomelli sede del Museo
Etnografico.

Gli
orari, le modalità d’ingresso ed uscita, la gestione degli spazi comuni
ed ogni altro aspetto organizzativo saranno stabiliti dalla Giunta nei
prossimi giorni e resi noti al pubblico tramite il sito internet ed i
social media del Comune.

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