Il Nucleo di Polizia Giudiziaria da un po’ di tempo dedica una parte dei controlli a piazze, giardini e luoghi di ritrovo di giovani e giovanissimi per prevenire e contrastare forme di degrado e violenza che incidono sulla serenità dei molti altri ragazzi che frequentano quegli stessi luoghi per socializzare e divertirsi, senza per questo infrangere le leggi e le regole del buon vivere civile.
Nell’ambito di questi controlli ieri pomeriggio è stato arrestato dagli agenti del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale, e successivamente trasferito in una comunità, il minore che si era reso responsabile negli ultimi mesi di gravi e violenti episodi nei confronti di alcuni suoi coetanei.
Le indagini, non semplici, coordinate dalla Procura presso il Tribunale dei Minori, hanno preso avvio a settembre e si sono avvalse della tradizionale attività di controllo e osservazione del territorio, attuata con discrezione anche da personale in borghese e di tecniche di monitoraggio dei social-media.
Proprio dall’analisi di una foto postata sui social, gli investigatori hanno acquisito preziose informazioni su un componente del gruppo: l’attenzione sui movimenti del ragazzo consentiva d’identificare l’intero gruppo di minorenni.
I tre venivano in poco tempo identificati e deferiti alla Procura Minorile, e le informazioni che venivano successivamente acquisite a loro carico, permettevano di mettere in luce la particolare predisposizione di uno di essi per azioni violente e delittuose.
Trascorsi alcuni giorni la madre di una giovanissima vittima decideva di rivolgersi al personale del Nucleo di Polizia Giudiziaria per denunciare l’aggressione subita dal figlio da parte di un coetaneo che, lo aveva costretto a consegnargli il denaro in suo possesso. Identica sorte, con le medesime violente modalità, era successa al giovane amico che lo accompagnava, ma le minacce di violente ritorsioni aveva fatto desistere quest’ultimo dal denunciare il fatto.
Dell’aggressore la giovanissima vittima forniva una foto tratta da un canale social e gli operatori riconoscevano immediatamente uno dei tre aggressori, resosi responsabili del fatto di settembre, che veniva perciò denunciato per il reato di rapina.
A inizio novembre il giovane veniva sorpreso alla guida di un motociclo rubato e per tale ragione denunciato alla Procura Minorile per il reato di ricettazione.
Il giovane, pur messo di fronte alla gravità dei fatti commessi, qualche giorno dopo si rendeva responsabile di un altro fatto violento, sempre a carico di un minore.
Alla luce dei comportamenti del giovane, riportati nell’informativa d’indagine e in virtù degli elementi raccolti dalla Polizia Locale la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni richiedeva al GIP1 l’emissione di un provvedimento di collocamento in comunità, a cui veniva data immediata esecuzione dagli agenti della Polizia Locale. Il giovane, che risulta essere già gravato da precedenti di polizia, dovrà rispondere dei reati di percosse, minaccia, furto, rapina e ricettazione.
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