Giocatore gli sferra un pugno in faccia negli spogliatoi: arbitro ricoverato in ospedale
Aggressione all’arbitro Tomasetig durante Clark–Manzano: grave episodio a Udine, possibile stop del campionato.
UDINE – Sdegno, amarezza e incredulità nel mondo del calcio a 5 regionale dopo i gravissimi fatti avvenuti durante la gara di Serie C Clark – Manzano, disputata ieri sera negli impianti Atzeka di via Baldasseria Bassa. Un match che avrebbe dovuto essere un normale appuntamento di campionato si è trasformato invece in una pagina nera per tutto il movimento, culminata in un’aggressione ai danni dell’arbitro Stefano Tomasetig, ora ricoverato in ospedale.
Clima teso e aggressione durante l’intervallo
La partita era stata sospesa al termine del primo tempo con il Manzano avanti 5-1, dopo l’espulsione per proteste di un giocatore della Clark e l’innalzarsi di un clima di forte tensione.
Ma nelle ore successive è emersa la reale gravità dell’accaduto: l’arbitro Tomasetig è stato colpito negli spogliatoi durante l’intervallo e le sue condizioni hanno richiesto un immediato trasferimento in ospedale.
Secondo i primi riscontri sanitari, si teme una frattura alla mandibola, ipotesi ora al vaglio dei medici che lo stanno tenendo in osservazione.
Indignazione unanime e riflessioni sul campionato
L’intero settore del futsal regionale ha espresso condanna e indignazione. Dirigenti, addetti ai lavori e organi federali parlano di un atto gravissimo, incompatibile con lo sport e con i valori che il calcio a 5 ha sempre cercato di promuovere.
La gravità dell’episodio potrebbe avere conseguenze senza precedenti: si valuta infatti la sospensione del campionato regionale, misura che potrebbe essere ufficializzata nelle prossime ore. Un comunicato degli organi competenti è atteso intorno a mezzogiorno.
Indagini in corso: in campo anche le forze dell’ordine
Sul fronte investigativo, le forze dell’ordine, intervenute già ieri sera con due pattuglie della polizia, stanno proseguendo gli accertamenti per ricostruire in modo dettagliato la dinamica dell’aggressione.
La vicenda rischia ora di sfociare non solo in provvedimenti sportivi e disciplinari, ma anche in un procedimento giudiziario, vista la serietà delle lesioni riportate dall’arbitro.