Presi a pugni e bastonate dai detenuti: tre agenti penitenziari finiscono in ospedale
Tre agenti aggrediti nel carcere di Trento: pugni e bastonate dai detenuti, prognosi di 4 giorni. Sinappe chiede interventi immediati.
TRENTO – Tensione altissima nel carcere di Trento, dove nel tardo pomeriggio di mercoledì tre poliziotti penitenziari sono stati brutalmente aggrediti da un gruppo di detenuti e successivamente trasportati al Pronto soccorso. Un episodio definito “gravissimo” dal Sinappe, che ha immediatamente espresso solidarietà ai colleghi feriti e denunciato una situazione ormai fuori controllo all’interno dell’istituto.
La ricostruzione della violenza
Secondo quanto riferito dal sindacato, tutto è iniziato nel reparto transito, dove tre detenuti, esasperati dal desiderio di essere trasferiti in un carcere più vicino alle rispettive famiglie, hanno ripetutamente rifiutato di calmarsi nonostante i tentativi del comandante di reparto, del coordinatore di sorveglianza generale e del preposto di turno.
All’improvviso, i detenuti avrebbero organizzato una vera e propria imboscata, scagliandosi contro gli agenti con pugni e bastonate.
I poliziotti colpiti alla testa e alle gambe
Il più colpito è stato il coordinatore di sorveglianza generale, raggiunto più volte alla testa e in diverse parti del corpo. Gli altri due agenti, entrambi assistenti capi, sono stati presi di mira invece alle gambe, riportando traumi significativi.
Trasportati in ospedale, ai tre poliziotti sono stati rilasciati certificati medici con una prognosi di quattro giorni ciascuno, mentre lo shock per l’aggressione ha ulteriormente aggravato il clima interno alla struttura.
Una situazione già nota e più volte denunciata
L’episodio non rappresenta purtroppo un caso isolato. Negli ultimi mesi il carcere di Trento ha registrato altre aggressioni ai danni del personale, un fenomeno che si inserisce in un quadro critico segnato da:
sovraffollamento della popolazione detenuta, ben oltre i limiti previsti
carenza di personale penitenziario, da tempo denunciata dai sindacati
crescente tensione interna, spesso sfociata in episodi di violenza
Una combinazione che rende sempre più difficile garantire condizioni di lavoro sicure per gli agenti e una gestione ordinata della struttura.
La richiesta del Sinappe: «Azione disciplinare immediata»
Il segretario regionale del Sinappe, Andrea Mazzarese, ha espresso vicinanza ai poliziotti aggrediti, augurando loro una pronta guarigione e chiedendo un intervento tempestivo:
«È necessario che i tre detenuti autori dell’aggressione vengano trasferiti in un istituto lontano da quello da loro auspicato. Serve un’azione disciplinare immediata e incisiva, proporzionata alla gravità dei fatti».