UDINE – Nella mattinata di domenica 2 marzo, il reparto di Medicina d’urgenza dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine è stato teatro di un nuovo episodio di violenza. Un uomo, apparentemente affetto da disturbi psichiatrici, ha dato in escandescenze intorno alle 8, danneggiando un macchinario per la dialisi con calci e pugni. La situazione è degenerata rapidamente, ma fortunatamente l’intervento tempestivo del personale sanitario e delle forze dell’ordine ha permesso di bloccarlo. L’uomo è stato sedato senza che si registrassero feriti.
Le problematiche in ospedale e la crescente preoccupazione
Questo episodio si inserisce in un contesto di crescente violenza nei confronti del personale sanitario. Secondo il segretario provinciale del sindacato Nursind, Afrim Caslli, il fenomeno delle aggressioni al personale medico e paramedico è ormai insostenibile e più volte denunciato. Gli operatori chiedono interventi concreti da parte della politica e delle forze dell’ordine per arginare questi episodi. Il Pronto soccorso dell’ospedale ha visto recentemente un altro episodio di tensione, con un uomo che, dopo un’attesa lunga, ha colpito la porta del reparto lanciando insulti e minacce.
Una situazione che non migliora
Stefano Bressan, segretario regionale della Uil Fpl, ha sottolineato la difficile condizione del pronto soccorso, che lavora con un organico ridotto a circa metà del necessario. L’aggressione e la crescente tensione al suo interno sono segnali preoccupanti di una situazione che richiede attenzione urgente.