Festa degli Apicoltori: bilancio 2025 positivo, si celebra l'attenzione alla biodiversità
La produzione di miele del Nordest colloca l’Italia tra i protagonisti mondiali del comparto
SPRESIANO (TREVISO) - L’apicoltura del Veneto continua a mostrare un andamento vivace e in evoluzione. Il bilancio del 2025 evidenzia un quadro incoraggiante, come emerso durante la tradizionale Festa degli Apicoltori organizzata da APAT-Apicoltori in Veneto tenutasi oggi, 7 dicembre, a Spresiano.
Si tratta di una realtà che oggi rappresenta oltre 1.420 operatori e un patrimonio di 28.500 alveari distribuiti nel territorio regionale.
Dopo anni complessi segnati da precipitazioni irregolari e stagioni difficili, il settore ha potuto contare su un clima più stabile che ha favorito gran parte delle fioriture. Proprio la maggiore regolarità del meteo ha permesso notevoli passi avanti rispetto al quinquennio precedente, caratterizzato da situazioni che avevano messo a dura prova il lavoro degli apicoltori.
Andamento delle principali produzioni venete
Come spiegato dal presidente dell’associazione, Stefano Dal Colle, il 2025 ha restituito un quadro complessivo più positivo. Il miele di acacia ha ottenuto risultati soddisfacenti nelle province di Padova, Treviso e Vicenza, grazie a una fioritura favorita dalle temperature miti.
Buoni riscontri anche per il castagno, con crescite che in alcune zone hanno raggiunto il 10%, mentre tiglio e millefiori hanno mantenuto livelli simili agli anni precedenti.
Al contrario, il tarassaco ha registrato un forte arretramento, fino al 60% in aree come i Colli Euganei, penalizzato dalle precipitazioni insistenti.
Un settore strategico per l’agricoltura a livello mondiale
Il ruolo delle api resta imprescindibile: garantiscono l’impollinazione del 75% delle colture agrarie e del 90% delle piante da fiore, con un valore medio stimato di 1.200 euro per alveare.
A livello nazionale si contano 77.000 apicoltori, 1,57 milioni di alveari e circa 60 tipologie di miele, un patrimonio che colloca l’Italia tra i protagonisti mondiali del comparto.
Il Veneto, in particolare, mantiene la leadership italiana per numero di operatori: 10.000 apicoltori, 100.000 alveari e una produzione complessiva vicina alle 1.000 tonnellate annue. Un settore che unisce tradizione, innovazione e un forte impegno nella tutela della biodiversità, tema centrale anche nel convegno tecnico che ha aperto la manifestazione a Spresiano.
Iniziative, premi e solidarietà alla Festa degli Apicoltori
La giornata si è sviluppata tra approfondimenti tecnici e momenti di incontro. Durante il convegno sono intervenuti esperti e autorità locali, tra cui il sindaco Marco Della Pietra e l’assessore Giovannina De Lazzari, che ha illustrato il valore del Consorzio Miele Piave nella promozione delle eccellenze del territorio.
Nel corso dell’evento è stato consegnato a Per Mio Figlio Onlus l’assegno ottenuto grazie al progetto solidale “Miele del Sindaco”, iniziativa che unisce beneficenza e cultura dell’alveare.
Grande partecipazione anche da parte delle scuole primarie, coinvolte in progetti dedicati alla conoscenza del mondo delle api. I bambini sono stati premiati con una dolce sorpresa e con il libro Pane e Miele del maestro Luigino Scroccaro.
Ogni partecipante ha ricevuto piccoli omaggi della giornata: il libro di Stefano Mancuso offerto da Banca Prealpi SanBiagio, una borsetta con le dolcezze Crich, un oggetto in ceramica e il calendario APAT.