VICENZA – Un nuovo episodio di microcriminalità urbana si è verificato ieri, 25 maggio, a Vicenza in Viale Mazzini, dove un uomo di 50 anni ha tentato di sottrarre della merce da un supermercato.
L’uomo, identificato come O.A., classe 1974, si è introdotto in un supermercato situato lungo viale Mazzini, sottraendo dagli scaffali merce per un valore complessivo di circa 110 euro. Una volta superate le casse, è stato fermato da un vigilante, che aveva notato movimenti sospetti.
A quel punto il cinquantenne avrebbe tentato di sviare i sospetti negando ogni addebito. Ma, vistosi alle strette, ha reagito con un gesto violento: ha spintonato l’addetto alla sicurezza cercando la fuga verso l’esterno del punto vendita.
L’arresto in flagranza di reato
La fuga è durata pochissimo. Le volanti della Polizia sono intervenute rapidamente riuscendo a bloccare il soggetto pochi metri dopo. Dopo l’identificazione, è emerso che l’uomo non poteva trovarsi a Vicenza, poiché gravato da un precedente divieto di dimora disposto in virtù di numerosi episodi penali, alcuni dei quali molto simili all’attuale tentativo di furto.
Il soggetto è stato dunque arrestato in flagranza e condotto presso il carcere di Vicenza. A breve sarà ascoltato dall’Autorità giudiziaria, che dovrà convalidare l’arresto e valutare l’applicazione di eventuali misure più restrittive.
Precedenti e misure restrittive ignorate
Non si tratta del primo episodio che vede protagonista il cinquantenne: secondo quanto appreso, l’uomo sarebbe già noto alle forze dell’ordine per numerosi reati predatori, molti dei quali messi a segno proprio all’interno di esercizi commerciali.
Conseguenze legali e possibile espulsione
In attesa dell’udienza di convalida presso il Tribunale di Vicenza, il cinquantenne resta detenuto nel carcere cittadino. Le accuse a suo carico, che vanno dal furto aggravato alla resistenza a pubblico ufficiale, potrebbero aggravare ulteriormente la sua posizione giudiziaria.
Secondo fonti interne alla Questura, il soggetto sarà oggetto di valutazioni da parte dell’Ufficio Immigrazione, vista la sua posizione irregolare e il reiterato disprezzo per le norme di legge. Il caso potrebbe quindi concludersi con un’espulsione dal territorio nazionale, anche se il provvedimento dovrà essere esaminato dall’autorità competente.