Con la sua
mostra Femmes 1900, dedicata alla donna Art Nouveau, Pordenone è in
prima linea anche nell’evento Art Nouveau Week, in corso questa
settimana dal nord al sud Italia. Per l’occasione la Propordenone
propone due appuntamenti di approfondimento, entrambi in Galleria
Bertoia, per tutti gli appassionati di questo stile che influenzò tutte
le arti a cavallo del 1900.
Giovedì 11 luglio alle 20.30 (con prenotazione obbligatoria info.femmes1900@gmail.com;
336 826781 ) Maria Marzullo terrà una conferenza con proiezione sul
tema Giapponismo e Simbolismo. Ispirazioni Nouveau – William Morris e
Gustav Klimt. Verrà dunque ripercorsa l’influenza che l’arte giapponese
ebbe in Occidente, in particolare in Francia, dalla seconda metà
dell’Ottocento. Numerosi collezionisti e scrittori raccontarono
l’estetica giapponese, tra oggetti e componimenti, dando vita a un
movimento che apportò sin da subito un incremento nella distribuzione
delle stampe artistiche e un notevole interesse stilistico. La pittura
ispirata dall’Oriente contribuì con linee, colori e punti di ripresa
“fluttuanti” a tracciare una nuova visione dell’arte figurativa. Dagli
impressionisti a Gustav Klimt il Giapponismo giunse sino all’Art
Nouveau. Gli usi, i costumi e il nuovo stile del Sol Levante fecero il
loro ingresso alle Esposizioni Universali e ben presto giunsero nei
primi grandi magazzini e negozi specializzati d’Europa. Arricchiscono la
serata gli interventi letterari a cura di Clelia Delponte.
Venerdì
12 luglio alle 19 in collaborazione con l’Associazione nazionale Italia
Liberty verrà presentato il libro fotografico “SECESIJA Art Nouveau
ritrovata” di Ballabio e Perrone. Un viaggio affascinante attraverso
l’Europa balcanica alla ricerca di architetture dimenticate.
Un’occasione speciale che consente di entrare in contatto con uno dei
rari patrimoni di storia dell’arte europea rimasti pressoché sconosciuti
fino ai nostri giorni. Gli autori, Darko Perrone e Marisa Ballabio, si
sono spinti alla ricerca di immagini nel territorio compreso fra il
Danubio e il Tibisco, in cui si intrecciano influenze della Secessione
austriaca e ungherese. Parleranno delle innumerevoli e semisconosciute
testimonianze di architettura Art Nouveau rinvenute anche nei villaggi
più piccoli e remoti, che testimoniano come questa fosse la corrente
artistica prevalente in ogni angolo d’Europa. Un viaggio fra capolavori
assoluti usciti dall’ingegno di grandi architetti e non meno
affascinanti testimonianze di un’architettura più semplice e modesta, ma
perfettamente inserita nello spirito del tempo.
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