Riprendersi da un incidente stradale in terza età: come fare e a chi rivolgersi

Nessuno è mai davvero preparato a un incidente stradale, ma quando a essere coinvolta è una persona anziana, le conseguenze possono essere ancora più devastanti.Con l’età, infatti, il corpo perde part...

14 maggio 2025 18:11
Riprendersi da un incidente stradale in terza età: come fare e a chi rivolgersi -
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Nessuno è mai davvero preparato a un incidente stradale, ma quando a essere coinvolta è una persona anziana, le conseguenze possono essere ancora più devastanti.

Con l’età, infatti, il corpo perde parte della sua capacità di recupero, e anche un trauma apparentemente lieve può avere un impatto profondo sulla salute fisica e psicologica.

Per questo, affrontare un percorso di recupero post-incidente richiede attenzione, empatia e un piano di supporto ben strutturato.

Chi si trova in questa situazione spesso si affida a un servizio di assistenza anziani a Bergamo, o in qualsiasi altra città che lo permette e che offre servizi di questo tipo, per ricevere un aiuto professionale a casa e per garantire alla persona coinvolta cure personalizzate e una presenza costante.

In questo articolo analizzeremo le tipologie di infortunio più comuni dopo un incidente stradale nella terza età, le difficoltà che possono emergere nel breve e lungo termine, e tutte le risorse disponibili per affrontare il recupero nel modo migliore possibile.

Perché gli incidenti sono più delicati per gli anziani?

Con l’avanzare dell’età, la densità ossea si riduce, i riflessi si rallentano e la muscolatura perde parte della sua elasticità.

Questo rende le persone anziane più vulnerabili a cadute, urti o colpi, anche a velocità ridotte. Inoltre, molte patologie croniche preesistenti (come osteoporosi, diabete o problemi cardiaci) possono complicare la fase post-traumatica e rendere più lungo e impegnativo il recupero.

Anche la sfera psicologica non va trascurata: dopo un evento traumatico, è frequente che l’anziano sviluppi ansia, confusione, depressione o un rifiuto verso la mobilità autonoma. In questi casi, l’intervento di un’équipe esperta è fondamentale per supportare non solo il corpo, ma anche lo spirito della persona coinvolta.

Incidenti gravi: fratture, interventi e riabilitazione complessa

Le fratture del femore, del bacino, dell’omero o delle costole sono tra le lesioni più frequenti in seguito a un incidente stradale.

Queste situazioni, specie negli over 70, comportano spesso un ricovero e un intervento chirurgico, con successiva riabilitazione intensiva.

Dopo le dimissioni ospedaliere, il paziente può presentare difficoltà motorie importanti, dolore persistente, necessità di ausili per la deambulazione e assistenza per le attività di base (igiene, alimentazione, mobilizzazione).

In questi casi, è essenziale attivare un servizio completo che includa:

  • Assistenza infermieristica a domicilio per gestione ferite, terapia e medicazioni;
  • Supporto OSS o badante per l’assistenza quotidiana;
  • Fisioterapia personalizzata per il recupero motorio graduale;
  • Valutazione ambientale e adattamento degli spazi domestici;
  • Supporto psicologico per affrontare le conseguenze emotive del trauma.

Il recupero può durare mesi e richiede continuità, pazienza e la presenza di professionisti qualificati. In questi casi, un servizio di assistenza anziani a domicilio si rivela un sostegno prezioso per le famiglie che, da sole, non riescono a gestire tutte le necessità del proprio caro.

Incidenti meno gravi: quando serve comunque un aiuto concreto

Anche un semplice tamponamento o una caduta durante la discesa dall’auto può provocare dolore, contratture, o una momentanea perdita di sicurezza nei movimenti.

Spesso si sottovalutano le conseguenze di un piccolo trauma, ma nei giorni successivi possono emergere difficoltà a camminare, rigidità articolare, problemi di sonno o paura di uscire di casa.

In questi casi, un intervento tempestivo può evitare l’insorgenza della cosiddetta “sindrome da allettamento”, ovvero una progressiva immobilità che può portare a declino fisico e cognitivo. Ecco perché, anche in assenza di lesioni gravi, può essere utile attivare:

  • Assistenza leggera per le attività quotidiane (spesa, igiene, pasti);
  • Presenza di una figura di fiducia per stimolare il movimento e il recupero dell’autostima;
  • Piccoli esercizi di riattivazione fisica;
  • Monitoraggio dei parametri vitali da parte di un infermiere;
  • Consulenza familiare per organizzare l’assistenza a lungo termine.

Anche nelle situazioni meno complesse, non bisogna mai sottovalutare l’impatto dell’incidente sulla qualità della vita dell’anziano.

A chi rivolgersi per servizi di assistenza post-incidente?

Di fronte a un evento traumatico, è naturale sentirsi disorientati, soprattutto quando a essere coinvolto è un familiare fragile. In questi momenti è fondamentale avere al proprio fianco professionisti capaci di valutare in modo globale le esigenze della persona, organizzando un piano di assistenza su misura, soprattutto se quest'ultima è già nella terza età.

La tempestività è fondamentale in ogni caso: attivare l’assistenza entro pochi giorni dal rientro a casa permette di prevenire complicanze, gestire meglio il dolore e, soprattutto, preservare l’autonomia del paziente. Anche solo qualche ora al giorno di supporto può fare una grande differenza nella vita quotidiana dell’anziano e può alleggerire il carico emotivo dei familiari.

Riprendersi da un incidente in terza età è possibile, ma richiede attenzione, ascolto e una rete di supporto che non faccia mai sentire il paziente solo e che sappia seguirlo con competenza.

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