SOSPIROLO (BELLUNO) – Un’escursione in montagna si è trasformata in tragedia attorno a mezzogiorno, quando un uomo di 63 anni, D.C, originario di Sospirolo, ha perso la vita dopo essere precipitato in un canale sotto Cima di Porta Bassa, nel gruppo della destra Mis.
Precipita per sessanta metri durante la discesa
Il dramma si è consumato sotto gli occhi attoniti dei suoi quattro compagni di escursione, che avevano appena raggiunto la vetta insieme a lui. Durante la discesa, uno dei massi su cui l’uomo si stava appoggiando si è improvvisamente staccato, facendolo scivolare nel vuoto e sparire dalla loro vista.
Immediata la richiesta di soccorsi, con l’attivazione della Centrale del 118 e la mobilitazione del Soccorso alpino di Belluno. È stato allestito un campo base a Pian Falcina, mentre l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha effettuato una ricognizione aerea.
Soccorsi complessi, corpo trovato in un canale incassato
L’individuazione del corpo non è stata semplice: l’escursionista era precipitato per circa sessanta metri, fermandosi in un canale stretto e difficile da raggiungere. Il tecnico di elisoccorso è stato calato in hovering su un pulpito roccioso e ha poi raggiunto il punto della caduta, seguito da quattro soccorritori elitrasportati in quota.
Ottenuto il nulla osta per la rimozione, il corpo è stato imbragato e calato per altri 30 metri, fino a un’area più accessibile. Da lì è stato recuperato con un verricello da 60 metri e trasferito a Pian Falcina, dove lo attendevano i Carabinieri e il carro funebre.
Compagni illesi e rientrati in autonomia
La tragedia non ha coinvolto altri escursionisti. I quattro compagni dell’uomo, sotto shock ma illesi, hanno fatto rientro a valle autonomamente. I soccorritori, al termine delle operazioni, sono stati riportati anch’essi alla base in elicottero.