Bergamo: la città italiana in cui si vive meglio, debutta sul podio

La 'rimonta' di Bergamo e il crollo delle grandi cittàBergamo si conferma come la città italiana con il miglior livello di benessere, secondo la 35esima edizione della 'Qualità della Vita' del 'Sole 2...

16 dicembre 2024 10:38
Bergamo: la città italiana in cui si vive meglio, debutta sul podio -
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La 'rimonta' di Bergamo e il crollo delle grandi città

Bergamo si conferma come la città italiana con il miglior livello di benessere, secondo la 35esima edizione della 'Qualità della Vita' del 'Sole 24 Ore'. Questa indagine, in corso dal 1990, valuta i livelli di benessere nei diversi territori e i risultati sono stati pubblicati oggi sul quotidiano. Trento e Bolzano si aggiudicano rispettivamente il secondo e il terzo posto. Le grandi città, invece, registrano una flessione: Milano perde quattro posizioni, ma si colloca al primo posto per Affari e Lavoro; Roma si piazza al 59esimo posto, Napoli è penultima e Firenze perde 30 posizioni ma è in testa per la Qualità della Vita delle donne, un nuovo indice introdotto nel 2021.

Gli indicatori

L'indagine analizza il benessere nelle province italiane utilizzando 90 indicatori suddivisi in sei categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. La top 10 della classifica evidenzia la fragilità delle grandi città, con Bologna come unica presenza al nono posto, in calo di sei posizioni rispetto all'edizione precedente. Le medie province dominano la classifica, con Monza e Brianza al 4° posto seguite da Cremona, Udine, Verona e Vicenza. Ascoli Piceno chiude la classifica dopo Bologna. Il versante nord orientale trionfa con tre province lombarde, due province autonome del Trentino Alto Adige, due venete, una emiliana e una marchigiana.

Alcuni indicatori sono rimasti invariati rispetto alle edizioni precedenti, come i depositi bancari, la raccolta differenziata, gli iscritti all'Aire e il numero di librerie. Altri 27 indicatori sono stati introdotti, tra cui i rischi di frane e alluvioni, le mensilità di stipendio necessarie per acquistare casa e gli omicidi. L'indagine, nata nel 1990, si rinnova ogni anno per includere nuovi indicatori che possano riflettere al meglio l'evoluzione della società e dei territori.

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