Bonus casa 2025: tutte le agevolazioni ancora disponibili per i cittadini

La ristrutturazione di un immobile è sicuramente tra gli interventi più onerosi per i proprietari ma, non si tratta solo di intervenire per migliorare l'estetica di un edificio o cambiare la disposizi...

26 maggio 2025 07:38
Bonus casa 2025: tutte le agevolazioni ancora disponibili per i cittadini -
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La ristrutturazione di un immobile è sicuramente tra gli interventi più onerosi per i proprietari ma, non si tratta solo di intervenire per migliorare l'estetica di un edificio o cambiare la disposizione architettonica di alcune strutture, ma riguarda proprio alcuni aspetti fondamentali sia per il comfort abitativo, che per la sicurezza.

Questi aspetti sono fondamentali perché Permettono di accedere ad alcune detrazioni fiscali messe a disposizione dallo stato per incentivare i cittadini ad effettuare lavori sulle proprie abitazioni che vadano a migliorare l'efficienza energetica, la sicurezza strutturale o l'ammodernamento tecnologico.

Abbiamo chiesto a DAKO, produttori di infissi e serramenti, di spiegarci quali sono le norme, lo stato attuale per la richiesta delle agevolazioni fiscali in materia edilizia, quali sono i bonus ancora in vigore e come accedervi.

Vediamo, allora, quali sono nel 2025 i bonus ancora attivi, che cosa riguardano e in che modo possono aiutare i cittadini nella ristrutturazione di un immobile.

Quali sono le agevolazioni fiscali

Anzitutto partiamo col dire che, fortunatamente, molti dei “bonus casa” sono stati mantenuti anche per l'anno 2025, mentre altri sono stati rimodellati sempre con un buon vantaggio per i cittadini. 

Molti di questi riguardano indubbiamente la ristrutturazione degli immobili ma, alcuni sono indirizzati all'acquisto di una casa, come il bonus prima casa under 36, che permette l'accesso a mutui agevolati con garanzia statale, esenzioni da varie imposte e altre agevolazioni per i giovani sotto i 36 anni con ISEE inferiore a 40.000 €.

L'aspetto principale da comprendere quando si parla di bonus e agevolazioni fiscali per gli immobili e che lo stato si concentra su tre punti fondamentali: efficienza energetica, messa in sicurezza degli edifici, come nel caso del sismabonus e gli interventi di domotica sulle abitazioni, che comunque devono essere sempre in linea con l'efficienza energetica e la sicurezza.

Tra i bonus rimodulati, quello che crea sicuramente più interesse e il superbonus che, dopo la fine del superbonus 1105 è Stato reintrodotto informato light AL 70%, destinato esclusivamente a condomini e cooperative edilizie che permette di recuperare il 70% delle spese effettuate ma solo nel caso in cui la comunicazione di inizio lavori sia e stata presentata entro il 15 ottobre 2024.

Per quanto riguarda il bonus ristrutturazione?

Questo è uno dei bonus che è rimasto invariato rispetto agli anni precedenti, ed estremamente prezioso per le persone che intendono effettuare una ristrutturazione completa di un immobile, sia perché gli interventi ammessi sono molti, sia perché la copertura a livello economico è molto vantaggiosa.

In che cosa consiste?

Sostanzialmente, si tratta di una detrazione fiscale IRPEF per le persone che realizzano lavori edilizi sugli immobili residenziali. In pratica, lo stato permette di detrarre il 50% su una spesa massima di 96.000 €, per ogni unità immobiliare, attraverso rate annuali di pari importo per 10 anni, da scontare direttamente nella variazione dei redditi.

Il grande vantaggio di questa agevolazione è che ammette una marea di interventi, dall’ adeguamento degli impianti, alla sostituzione di infissi e serramenti, fino all'eliminazione di barriere architettoniche.

Con il bonus ristrutturazione è possibile rifare un bagno, una cucina, sostituire pavimenti, ristrutturare completamente il tetto le facciate di un immobile, installare cancelli, inferriate o grate che aumentano la sicurezza dell'edificio e anche lavori molto più consistenti, come la realizzazione di un balcone, di scale o di una veranda.

In più, non è riservato solo ai proprietari della casa o dell'appartamento, ma anche agli inquilini, agli usufruttuari o, in caso di immobili residenziali, anche a società o professionisti in ambito edilizio.

È difficile fare richiesta?

In realtà no. Tuttavia, occorre essere estremamente precisi e preparare con ordine tutti i documenti da presentare. Il tutto si svolge, fondamentalmente, attraverso quattro passaggi fondamentali. Prima di tutto è necessario assicurarsi che i lavori da effettuare rientrino tra quelli ammessi, oltre ad accertarsi che l'immobile sia già accatastato come abitazione.

Fatto ciò, a seconda del tipo di intervento è possibile che la burocrazia e la legge richiedano determinata autorizzazione, come una comunicazione di inizio lavori, un'autorizzazione edilizia presso il Comune di residenza o una SCIA, che per intendersi è una sigla che sta per Segnalazione Certificata di Inizio Attività.

Una volta portate a compimento questi due passaggi praticamente è possibile iniziare i lavori, facendo sempre attenzione ad effettuare bonifici parlanti per i pagamenti, i quali devono riportare la causale del versamento il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o la partita IVA dell'impresa esecutrice.

A questo punto basta conservare fatture e ricevute, copia dei bonifici, copia dei titoli edilizi e eventuali altri documenti richiesti in precedenza ed è possibile accedere alla detrazione del 50%. Per essere totalmente chiari bisogna dire che gestione del credito e sconto in fattura, metodi alternativi utilizzati in precedenza come detrazione fiscale, nel 2025 non sono più previsti con il bonus ristrutturazione.

Prima parlavamo di efficienza energetica… 

L'efficienza energetica è uno dei punti cardine dei nostri tempi, sia per quanto riguarda tutto il discorso legato al riscaldamento globale e all'emissione di gas nocivi, sia per ottenere un vantaggio in bolletta non indifferente.

A tal proposito, lo stato ha mantenuto attivo l'ecobonus, che riguarda sempre una detrazione fiscale IRPEF o IRES Per le spese riguardanti interventi di ristrutturazione ma che, in questo caso, aumentano l'efficienza energetica degli edifici.

Anche qui, gli interventi sono moltissimi, da quello che comunemente chiamiamo cappotto termico, alla sostituzione di impianti di climatizzazione con altri ad alta efficienza energetica, all'installazione di pannelli solari o fotovoltaici, fino alla riqualificazione energetica globale di tutto l'edificio.

Quanto è possibile detrarre?

Qui le cose sono un po cambiate. Se è vero che leggo bonus è stato mantenuto, discorso diverso è quello che riguarda le aliquote di detrazione che sono state un po cambiate. Difatti, è possibile portare in detrazione il 50% delle spese sostenute per gli interventi sulle abitazioni principali mentre, per altre tipologie di immobili l'aliquota si attesta sul 36%, sempre in rate annuali per 10 anni.

Un'altra considerazione molto importante è che nel 2025 non sono più agevolati tutti quegli interventi di sostituzione dei dispositivi per la climatizzazione invernale con caldaie a combustibile fossile, sempre per il discorso legato all'emissione di gas climalteranti.

Esistono bonus per la sostituzione degli infissi?

Certamente! In questo caso entriamo, in realtà, in varie tipologie di bonus disponibili, perché porte e finestre rientrano sia all'interno del bonus ristrutturazione che dell'ecobonus.

Infatti, è possibile ottenere un'agevolazione fiscale per le spese sostenute tanto all'interno di una ristrutturazione edilizia, quanto per il miglioramento dell'efficienza energetica di un immobile.

In pratica, bisogna sottostare ad alcuni requisiti fondamentali ovvero è necessario sostituire elementi esistenti e non installare finestre ex novo, ad esempio, è obbligatorio migliorare le prestazioni energetiche andando ad abbassare i livelli di trasmittanza termica rispetto ai vecchi infissi In accertarsi che le nuove porte finestre vadano a separare gli ambienti riscaldati dall'esterno della casa.

A questo punto, a seconda del tipo di bonus a cui si ha accesso, è possibile portare in detrazione le spese sostenute, per un totale del 50% per la prima casa e il 36% per quanto riguarda la seconda casa.

Ciò che varia, a seconda dell'agevolazione fiscale a cui si ha accesso e il massimale di spesa garantito, che per l'ecobonus e 60.000 € per unità immobiliare mentre, per il bonus ristrutturazione e 96.000 € per unità immobiliare.

Come dicevamo all'inizio, la ristrutturazione di un immobile è sicuramente un intervento oneroso dal punto di vista economico ma necessario per vari aspetti, come l'efficienza energetica, il miglioramento del comfort abitativo e la messa in sicurezza della struttura architettonica.

Avere la possibilità di accedere a questi bonus non solo permette ai cittadini di spendere meno e di avere delle agevolazioni fiscali nel tempo rispetto ai costi sostenuti ma, permette anche la realizzazione di interventi realmente efficaci nel migliorare l'efficienza energetica di una casa o la sua sicurezza strutturale, ed è importantissimo rimanere sempre informati su queste agevolazioni mi è arrivato sulle regole, sulla scadenza e soprattutto sui requisiti.

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