Il Borarium di Opicina apre al pubblico con “Brutto Tempo”: dialogo su crisi climatica e migrazioni
Al Borarium di Opicina l'11 dicembre un incontro su migrazioni e cambiamento climatico con antropologi ed esperti. Ingresso libero.
OPICINA (TS) – Il Borarium, il nuovo spazio del Museo della Bora, l'11 dicembre apre le sue attività pubbliche con un appuntamento dedicato a uno dei temi più urgenti e complessi del nostro tempo: il rapporto tra migrazioni e cambiamento climatico. L’iniziativa, intitolata “Brutto tempo: migrazioni e climate change”, propone un dialogo multidisciplinare che coinvolgerà accademici ed esperti impegnati nella ricerca e nell’intervento sul campo.
Un’emergenza globale sempre più vicina
Il cambiamento climatico non è più soltanto una questione ambientale: è un fenomeno che amplifica diseguaglianze, povertà, instabilità sociale e conflitti per le risorse naturali. Eventi estremi e dissesti idrogeologici spingono milioni di persone ad abbandonare le proprie terre, dando origine a nuove forme di mobilità umana e ridefinendo gli equilibri politici ed economici.
Anche il nostro Paese ne avverte le conseguenze: dalle alluvioni in Romagna alle situazioni critiche vissute recentemente da Cormons, Romans d’Isonzo e Versa, fino alla fragilità quotidiana di Venezia, che affronta da anni l’effetto combinato dei mutamenti climatici e della trasformazione del proprio paesaggio culturale.
Le voci del dibattito
A confrontarsi saranno quattro relatori provenienti dal mondo della ricerca e dell’impegno sociale:
Roberta Altin, professoressa di Antropologia Culturale all’Università di Trieste, che analizzerà il legame tra crisi climatica e dinamiche migratorie
Giuseppe Grimaldi, assegnista di ricerca in Antropologia culturale, che approfondirà come il clima modifichi confini e mobilità
Mara Rumiz, responsabile di Emergency Venezia, che porterà una testimonianza video sulle ricadute umanitarie del fenomeno
Paola Fortuna, architetto e docente IUAV, che racconterà un caso concreto di comunicazione e sensibilizzazione legato ai rischi climatici
A moderare sarà Duna Viezzoli, assegnista di ricerca in heritage management e sostenibilità all’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Il ruolo del Museo della Bora
Il museo da tempo intreccia la riflessione sui venti con quella sul climate change, attraverso progetti come Cambiaventi, Che vento faceva? e Altritempi, che hanno coinvolto cittadini e studiosi in percorsi di citizen science e dialogo intergenerazionale.
«Con il Borarium – spiega il direttore Rino Lombardi – il nostro impegno si amplia: vogliamo costruire uno spazio di confronto capace di generare buone pratiche, idee innovative e una maggiore consapevolezza sociale».
Un evento inserito nel progetto DIMEast
L’incontro rientra nel progetto DIMEast, finanziato dall’Unione Europea attraverso il PNRR, dedicato allo studio delle diversità e degli impatti delle migrazioni nelle regioni di confine orientale dell’UE.
Ingresso libero.